Di Adriano Falanga
Non solo la Provincia ha creato intoppi sul Puc. Sullo strumento urbanistico infatti pendono anche molteplici ricorsi al Tar da parte di privati cittadini. Lo denuncia Scafati Arancione, tramite il suo portavoce Francesco Carotenuto. “Tutti ricorderanno quel novembre di un anno fa quando qualcuno, a margine dell’adozione del Piano urbanistico, disse di “aver scritto la storia”. Peccato che la storia del Puc sia paragonabile ad una piccola “Caporetto” scafatese, in cui il disastro è dietro l’angolo – spiega l’esponente di centrosinistra – Il Puc adottato dal comune di Scafati è stato dichiarato non conforme perchè non rispetta il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) stiamo parlando di uno strumento, che attraverso la vecchia legge 142/90, ha dato alla provincia un ruolo fondamentale, come la tutela di settori della protezione della natura, ambiente, acque e difesa del suolo. Ci chiediamo come si sia potuto adottare lo strumento urbanistico, peraltro fatto con i soldi dei cittadini, senza tenere conto degli indirizzi del piano di cui la provincia è competente”. Non è solo questo a destare preoccupazioni negli arancione. “Siamo, inoltre, seriamente preoccupati dalle impugnazioni al Tar da parte di privati circa problemi di ordine procedurale che rischiano di compromettere seriamente uno strumento fondamentale per la nostra città – aggiunge Carotenuto – Ci auguriamo, in ultima istanza, che Scafati possa vedere realizzato uno strumento necessario per la pianificazione e la sistemazione del territorio che tenga conto non solo delle sue vocazioni, ma anche al rispetto dell’ambiente, di una maggiore mobilità sostenibile e soprattutto una seria limitazione a inutili colate di cemento”.