Di Adriano Falanga
Il capitano dei Vigili Urbani Antonio Cavallaro verso la revoca dall’incarico di responsabile del comparto Urbanistica, presso il comando di via Melchiade. L’ufficiale, non rispettando nessuna turnazione dei ruoli, è a capo del settore da molti anni. Un incarico che negli ultimi tempi gli sta portando più problemi che soddisfazioni. E’ infatti finito sul decreto di scioglimento, citato dall’ex comandante Alfredo D’Ambruoso per la sua “autonoma” gestione dell’Urbanistica e per una parentela scomoda. Un settore delicato, la cui gestione è fortemente attenzionata anche dall’antimafia, e priorità per la commissione straordinaria. E’ di questi giorni il decreto di nomina dell’ingegnere Giuseppe Rocco a supervisore dell’intero settore. Il tecnico arriva direttamente dalla Prefettura di Salerno su richiesta dei commissari, nella qualità di sovraordinato. A chiedere la revoca dall’incarico al comandante in pectore Pasquale Cataldo, sarebbe stata la segretaria comunale Candida Morgera. Chiaramente si attende il “sigillo” da parte dei commissari prefettizi. Il 26 maggio Cavallaro ha ricevuto presso il suo domicilio un sopralluogo di carabinieri e tecnici comunali per ottenere delucidazioni sulla costruzione di un pergolato. Il vigile urbano avrebbe esibito quanto necessario. Ha destato stupore invece la decisione del capitano di inserirsi tra i ricorrenti contro il decreto di scioglimento, ricorso presentato da una larga fetta di ex amministratori alibertiani, e la cui udienza si terrà il 28 febbraio 2018. In questa sede Cavallaro è difeso dall’avvocato Ippolito Matrone, figlio dell’ex responsabile all’Urbanistica ingegnere Andrea.