Scafati. Avagnano attacca Aliberti e la sua ordinanza - Le Cronache Provincia
Provincia scafati

Scafati. Avagnano attacca Aliberti e la sua ordinanza

Scafati. Avagnano attacca Aliberti e la sua ordinanza

di Mario Rinaldi Sta facendo discutere una comunicazione a firma del sindaco Pasquale Aliberti avente ad oggetto “Permanenza Amministratori comunali negli uffici” indirizzata al responsabile del settore “Affari Generali e Istituzionali del Comune di Scafati. Nella comunicazione si richiama ad “una corretta gestione dei rapporti tra gli amministratori comunali – compreso lo scrivente – i responsabili di settore e i dipendenti comunali. In particolare, si raccomanda di limitare il confronto con consiglieri e assessori in determinate fasce orarie, indicate dagli stessi responsabili ed esclusivamente per questioni utili all’espletamento del mandato elettorale, fatta eccezione per urgenze relative all’imminenza di scadenze amministrative”. E ancora: “le stesse disposizioni e fasce orarie – termina la comunicazione del primo cittadino – dovranno essere rispettate dai dipendenti dei settori di competenza, ciò al fine di non rallentare il buon funzionamento della macchina burocratica. Si ricorda, altresì, che la visione in loco degli atti pubblici è sempre possibile, mentre la copia dei documenti deve essere oggetto di accesso agli atti da parte del richiedente”. Tale comunicazione è stata considerata dai consiglieri comunali come una limitazione al diritto di accesso che è propria del mandato da essi espletato. Sul punto ha voluto dire la sua il consigliere di maggioranza, Gennaro Avagnao: “Il Sindaco di Scafati predica bene, ma razzola male soprattutto a livello di rapporti istituzionali. Lui è quello che vuole la pace sociale sui social ma poi vieta e limita l’accesso negli uffici arginando così l’azione legittima dei consiglieri e addirittura anche degli assessori. Sugli assessori e il loro silenzio stendo un velo pietoso, perché comunque se sussultano perdono poltrona e stipendio. Ma i consiglieri che vedono calpestati i loro diritti perché tacciono?”. Un commento molto duro quello dell’esponente di “Scafati Rinasce”, che ha aperto una questione molto sentita. “La tranquillità, la serenità sociale, la pace, caro Sindaco – dice ancora Avagnano – la cerchi solo come apparenza, ma in realtà sei pronto solo a creare i presupposti per degli scontri come dimostra la tua nota che tende ad impedire l’azione di chi è stato eletto e peggio zittire chi non la pensa come te o non fa come dici tu. Non ti nascondere dietro al fatto che qualcuno viene al Comune per affari personali o peggio “vivacchiare”, come hai affermato, perché se è così lo devi dire pubblicamente e chiaramente chi è e quali affari personali si perseguono (il dibattito sarebbe interessante). Nella vita, come in politica, ci vuole coraggio, non bisogna giocare a nascondino alludendo a questioni personali nella vita pubblica e soprattutto ci vuole rispetto dei ruoli”. Sul punto è intervenuta anche l’opposizione, in primis con il consigliere PD, Michele Grimaldi: “Rimaniamo abbastanza basiti dal fatto che il Sindaco, piuttosto che occuparsi della città e di tutte le cose serissime di cui sarebbe chiamato ad occuparsi, dal tema sicurezza con le scuole sotto attacco di atti vandalici e di furti, al tema del traffico impazzito, al tema della gestione dei conti, alle vicende più complesse del polo scolastico e delle farmacie comunali, abbia come priorità quella di provare a limitare il diritto democratico dei consiglieri comunali di accedere agli uffici e di espletare il loro mandato popolare. Tra l’altro questa sua nota tradisce evidentemente la preoccupazione di cosa possano leggere o eventualmente scoprire i consiglieri comunali e non è un buon segnale da un punto di vista della trasparenza di quello che accade nell’ente”. Il consigliere di opposizione di “Scafati Arancione”, Francesco Carotenuto ha poi aggiunto: “Il sindaco scambia la casa comunale nella casa di famiglia, con un pater familias che, alla vecchia maniera, impone le regole. Adesso detta anche orari, tempi e modi in cui i consiglieri, rappresentanti eletti democraticamente dal popolo, possono accedere agli uffici comunali ed interfacciarsi coi dirigenti. Quegli stessi dirigenti che, appena un anno fa, sono stati suo bersaglio, oggetto di lamentele di cui il primo cittadino aveva informato finanche il Prefetto. Non c’è mai fine al peggio. Vorrei ricordare al Sindaco che non può limitare un diritto degli eletti di espletare il proprio mandato elettorale con note che sembrano uscite dalla mano di un despota che vuole avere il controllo su tutto, finanche sui diritti dei consiglieri comunali”. Carotenuto ha fatto sapere che, di concerto con altri consiglieri, hanno promosso l’inoltro di una missiva al Prefetto di Salerno per denunciare quello che è stato definito come un grave vulnus democratico.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici su twitter

@LCronache

Seguici su Instagram

@le_cronache

Seguici Su Facebook

Segui in tempo reale