Di Adriano Falanga
Ospedale Mauro Scarlato, nonostante qualche dichiarazione d’intenti diramata ogni tanto, così, giusto per tenere viva l’attenzione, di fatto ancora nessun riscontro. Il Pronto Soccorso chiuso era e chiuso resta, il Primo Intervento invece dovrebbe essere operativo ma nella sostanza è limitato ancora, rispetto a quanto previsto. Lo Scarlato oggi è un assembramento di diversi reparti, coordinati da quattro diversi direzioni sanitarie: Scafati, Pagani, Sarno e Nocera Inferiore. L’unificazione sotto la guida della locale direzione affidata ad Aristide Tortora è una delle richieste che proprio Tortora ha già da tempo avanzato. Avere una sola direzione sanitaria è il primo passo per considerare lo Scarlato un vero ospedale. Potenziare poi il Primo Intervento è indispensabile non solo per rendere un servizio alla vasta utenza servita dal nosocomio scafatese, ma anche una tappa per il cammino verso la riapertura definitiva del Pronto Soccorso. C’era una volta alla guida della Regione Campania Stefano Caldoro. La firma al famigerato Decreto 49, che di fatto escluse Scafati dalla rete dell’emergenza era la sua. Ma è di Caldoro anche la firma al nuovo Piano Ospedaliero che, almeno sulla carta, riapre il Pronto Soccorso. Quest’ultimo sarebbe ritornato in Regione con la richiesta di chiarimenti da parte dei Ministeri di Salute e dell’Economia. Ad oggi non è nota una posizione ufficiale del nuovo Governatore Enzo De Luca. Da qui il pressing di Pasquale Aliberti: “Dopo essere riusciti ad inserire l’ospedale Scarlato nel piano dell’emergenza, grazie al Piano Ospedaliero del Governo Caldoro, è certo che questo Governo De Luca, non solo non ha nessuna intenzione di aprire il Punto di Primo Intervento ma non ha ancora neppure alcuna prospettiva per il nostro Ospedale. Dove sono finiti i critici di sinistra, quelli che ci massacravano, quelli che ci affiggevano sui manifesti, quelli che ci hanno vomitato addosso ogni responsabilità?”.
Al primo cittadino fanno eco le parole della moglie, Monica Paolino, consigliere regionale. “Ho incontrato il sub commissario Asl Salerno Giuseppe Longo, per rappresentargli la difficile situazione emergenziale del P.O. di Scafati e le carenze strutturali legate all’organizzazione ospedaliera – spiega l’onorevole forzista – Dal confronto è emersa la disponibilità del sub commissario, ma soprattutto la sua debolezza nel darci risposte nell’immediato e in prospettiva. Sembra, infatti, che ogni decisione in merito alla riorganizzazione della rete ospedaliera sia demandata al commissario ad acta Joseph Polimeni. Anche sull’emergenza, il commissario, non ha saputo produrre alcuna risposta rispetto alla possibilità di aprire il Punto di Primo Intervento”. Secondo la Paolino l’attuale vertice dell’Asl Salerno non avrebbe ancora una precisa linea d’azione sul tema. “E’ una situazione drammatica. Sicuramente un passo indietro rispetto a quanto eravamo riusciti ad ottenere con il governo Caldoro: un ospedale che riapriva e rientrava a pieno titolo nella rete dell’emergenza, grazie al nuovo piano ospedaliero – prosegue la Paolino, che poi lancia strali – E’ chiaro che con questo governo regionale, a distanza di otto mesi, sulla Sanità, si rischia di sfasciare il grande lavoro prodotto in questi anni: un risanamento dei conti, grazie al quale, oggi, si è arrivati anche allo sblocco del turn over e alla possibilità, dopo più di otto anni, di nuove assunzioni”. Sulla scia del marito, sindaco di Scafati, anche Monica Paolino punta il dito contro il centrosinistra: “Mi chiedo dove sia finita quella politica di sinistra che oggi governa e che in passato, su questi temi, ci ha massacrato, ritenendoci responsabili della chiusura degli ospedali, che era, invece, il frutto della loro gestione scellerata. Nelle prossime ore produrrò una interrogazione diretta al commissario ad acta Polimeni e al presidente De Luca sull’emergenza del Mauro Scarlato, perché la nostra città, il nostro territorio, anche alla luce del recente decreto Balduzzi, ha bisogno di risposte concrete e immediate” conclude l’esponente di Forza Italia.