Droga dall’Olanda e dalla Spagna per l’Agro Nocerino dove veniva smistata per i paesi vesuviani. Dieci misure cautelari, 7 in cella e 3 ai domiciliari, mentre un altro destinario di custodia in carcere è tuttora irreperibile. Il blitz è stato firmato dagli agenti della Squadra Mobile di Salerno sotto il coordinamento della Procura Antimafia del capoluogo (pm Colamonici) che ha avviato l’attività di indagine tre anni con il fermo di oltre 600 chilogrammi di hashish. A manovrare i fili dello spaccio, per gli inquirenti, c’era il 41enne Vincenzo Starita alias ‘a strega (deve scontare 20 anni sempre per droga), residente a Scafati ma originario di Pompei e in passato coinvolto in numerosi blitz anti droga. Con lui (già detenuto) finiscono dietro le sbarre Liberato Spera 58 anni di Gragnano, Mario Miranda e Giovanni Tufano, entrambi 42enni e di Castellammare di Stabia, Mariano e Salvatore Bonavolta di Cercola, 46 e 36 anni, Francesco Romito 49 anni di Napoli ma nato in Germania. Finiscono ai domiciliari Luigi Canfora 71anni di Castellammare di Stabia, Luigi Cozzolino 39anni di Ottaviano e Biagio Mucerino 45enne di San Gennaro Vesuviano. A vario titolo, sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Indagati a piede libero Vittorio Paino di Torre del Greco, 39 anni, quindi Alberto Sassolino di Napoli sempre 39enne e Cira Nocera 44enne di San Giovanni a Teduccio. Starita nel corso della sua lunga attività di narcos, avrebbe stretto contatti con gruppi malavitosi del territorio, sia dell’Agro che dei Vesuviani: lui insieme ai sodali intratteneva rapporti con organizzazioni criminali estere, riuscendo ad organizzare trasporti di ingenti quantitativi di sostanza stupefacenti provenienti dalla Spagna e dai Paesi Bassi. ‘A strega, riconosciuto come “dominus” dell’organizzazione criminale, aveva finanziato ed organizzato il sodalizio provvedendo all’approvvigionamento di cocaina e hashish con relativo finanziamento dell’acquisto, intrattenendo al contempo stretti rapporti con la criminalità locale e contatti con organizzazioni criminali estere. Tra i maggiori sodali c’era l’autista Mario Miranda, che era stato arrestato con oltre mezza tonnellata di hashish accuratamente dentro un rimorchio, quindi Luigi Canfora che fu trovato con 11 chili di coca. E tutti e due avrebbero fatto capo a Starita il quale- tramite intercettazioni ambientali e telefoniche- avrebbe indicato ai complici dove destinare la merce.
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