di Monica De Santis
Roberto Saviano contro De Luca: la storia continua. Potrebbe sembrare il titolo di un film, o forse in questo caso il titolo di un libro. Certo è, che non si placa la querelle tra lo scrittore ed il Governatore. Sono passati sette giorni da quando De Luca ha messo il suo veto alla partecipazione dell’autore di Gomorra al Ravello Festival, facendo dimettere dal ruolo di presidente della Fondazione del Ravello lo scrittore Scurati. Sono passati 7 giorni e Saviano torna all’attacco prendendo di mira l’evento Salerno Letteratura, già criticato dallo stesso De Luca per i manifesti pubblicitari. Saviano si scaglia contro la manifestazione finanziata dalla Regione Campania e non solo per la presentazione del libro, prevista per oggi, di Roberto De Luca, figlio del governatore. Sul suo profilo twitter, Saviano definisce De Luca junior un “grande letterato” figlio del “censore De Luca”. Ma non si ferma e prosegue. “La domanda è chi sta partecipando a questi festival in Campania, come si sente ad accogliere la richiesta di partecipazione sapendo che la presidenza della Regione manipola, decide, impone tramite i suoi omini e vincola la partecipazione? Vi sentite tranquilli nel sapere che in Regione Campania c’è il controllo all’accesso ai festival, al dibattito pubblico? Perchè decide don Vincenzo chi partecipa e chi no. Possono partecipare tutti, giornalisti, musicisti, purchè non ci sia la critica alle sue politiche. Come vi sentite ad andare ad un festival dove presentano il libro del figlio?”. In seguito alle accuse di Saviano, sulla ingerenza politica al Ravello Festival, il presidente Antonio Scurati, giorni fa si dimise. De Luca, dal canto suo, partecipando alla presentazione di Napoli città libro, invece, commentò cosi’: “Ho dato una scorsa rapida alla vostra programmazione, che avete deciso ovviamente in piena e totale libertà, come sempre e per tutti, al di là di ogni forma di cialtroneria, rispetto alla quale non abbiamo nè tempo da perdere nè voglia di fare pubblicità gratuita. E al di là anche di qualche atto di stupidità politica e di maleducazione istituzionale”.
Mainieri si difende “E’ un festival libero” ma non spiega l’invito all’ex assessore
Tirata in ballo da Roberto Saviano Ines Mainieri ideatrice del Salerno Letteratura si difende dalle accuse ma non spiega, cosa che forse avrebbe voluto sentire Saviano, il perchè tra gli ospiti della sua kermesse nell’edizione di quest’anno ci sia anche il figlio del Governatore, e parla solo di conti e finanziamenti. “Nessuno ci manipola. Il festival Salerno Letteratura è una casa di vetro che non è stata mai manipolata da nessuno – sottolinea l’ideatrice della manifestazione in corso fino a sabato – Siamo promossi da un’associazione legalmente riconosciuta, che non ha scopi di lucro e siamo tra i pochi eventi a finanziarci anche con sponsorizzazioni private. Per correttezza è giusto ricordare che in nove anni Salerno Letteratura ha ospitato oltre mille autori italiani e internazionali. Ed è altrettanto giusto ribadire che non ci sono “omini”, ma uomini e donne che lavorano, anche a titolo gratuito, con passione e dedizione per realizzare un appuntamento che nel tempo è riuscito a conquistare la ribalta nazionale, coinvolgendo un pubblico sempre più numeroso. Questo è e sarà sempre un festival aperto a tutti, libero, senza condizionamenti. I nostri conti e relativi finanziamenti pubblici sono da sempre a disposizione di chiunque li voglia esaminare”. Eppure questo festival libero è stato l’unico in Italia a non spendere una parola in favore di Saviano e Scurati dopo la cacciata dal Ravello Festival. Forse c’è da dubitare sulla sua libertà.