di Erika Noschese
“Mi candido ad essere il sindaco della mia città, Salerno”. Lo ha annunciato ieri mattina l’avvocato penalista Michele Sarno, il primo candidato ufficiale per la poltrona di sindaco di Salerno, in vista delle amministrative del prossimo anno. Presidente emerito della Camera penale di Salerno, difensore di personaggi di spicco della politica, Sarno ha annunciato che la sua candidatura è stata richiesta a gran voce da “una serie di amici”. Al suo fianco ci sono già tra liste civiche perché, ha spiegato l’avvocato salernitano, “scendo in campo non con uno schieramento politico, non sono il candidato sindaco del centro della destra o della sinistra ma mi candidato ad essere il sindaco della mia città Salerno. Non è un problema di posizionamento politico ma un progetto civico per la nostra comunità”. La campagna elettorale del presidente emerito della camera penale di Salerno è accompagnata dallo slogan “Rinascita”: “Ritengo che in questo momento particolare che stiamo vivendo e raccoglie le difficoltà di una serie di persone, categorie sociali, imprenditori, commercianti ci sia bisogno di un vero amministratore, un vero sindaco che crei le condizioni per fare il salto di qualità – ha aggiunto Sarno – Rinascita perché penso che Salerno, in un certo momento storico, ha fatto un grande salto di qualità ma da una decina di anni a questa parte ci siamo appiattiti su un’amministrazione diventata ordinaria, non c’è stata più progettualità in questa città; non c’è stata più la spinta ad avere una visione ed immaginare la Salerno del futuro che si propone come un’area vasta, che collabora e che ha un’interlocuzione istituzionale con gli altri comuni e con le altre province”. L’avvocato penalista sembra avere ben chiaro anche il suo progetto civico, rilanciando Salerno al centro di un’area vasta “che sia un po’ la porta di quel Mediterraneo di cui tanto parliamo e che non ci vede sudditi e ancelle rispetto a Napoli come città metropolitana ma ci vede complementari in un modello di sviluppo complessivo che creerebbe lavoro, occupazione e ricchezza per le nostre comunità. Io quando mi candido perché sollecitato da qualcuno preferisco parlare di quello che voglio fare in positivo, le mie idee”. Per Michele Sarno, questa, non è la prima esperienza politica: già in passato, infatti, si è candidato nella coalizione di centrodestra: “la candidatura con la destra è stata una mia esperienza, penso di essere stato un esponente che ha fatto politica in questa città, ma anche a livello regionale e nazionale, nel centro destra ma in questa avventura vorrei riproporre il corpo umano: se questa è la destra, da sola non riesce a funzionare bene e ha bisogno della sinistra; se poi passa per il centro, attraverso il cuore che può imprimere una grande sensibilità credo si possa fare un progetto reale nel quale tutte le diversità si debbano coniugare e stare insieme perché gli steccati della politica, alle volte, hanno impedito un frazionamento che le persone di grande qualità venissero messe al bando solo perché appartenevano ad un’area politica – ha detto il presidente emerito della camera penale – . È il momento di fare un salto di qualità, recuperare il meglio”. Quello di Sarno è un progetto aperto, pronto al confronto con altre realtà ma, più di tutto, basato sulla valorizzazione delle eccellenze di Salerno città. “Io voglio una città aperta, che dialoga, in cui il consigliere comunale, la giunta l’assessore non sono soggetti che vanno in consiglio comunale ed alzano o abbassano la mano rispetto a decisioni che sono prese altrove o recepite attraverso una telefonata. Io voglio una città viva”, ha poi aggiunto. Tra i punti principali del suo programma elettorale sembra esserci anche la necessità di istituire un ufficio territoriale del porto perché, ha detto, “l’autorità portuale di Salerno è stata un’occasione mancata: nel momento in cui c’è stato l’accentramento, quando noi abbiamo avuto un’unica autorità portuale di sistema, a livello meridionale, e c’è stato l’avvicinamento rispetto a Napoli abbiamo perso un’occasione nel momento in cui non abbiamo rivendicato – e questo lo deve fare il sindaco – un ufficio territoriale di porto che avrebbe dato autonomia al porto di Salerno, ricchezza e fiore all’occhiello ma oggi nel silenzio assoluto perde contributi a livello europeo”. La sua, ha annunciato infine il candidato alla carica di sindaco, sarà una campagna elettorale “atipica” perché “nel rispetto della regolamentazione del covid raggiungerò tutti i cittadini, con grande umiltà andrò a citofonare in tutti i palazzi di Salerno per dire semplicemente chi sono, che vorrei aspirare ad essere il loro rappresentante perché il primo cittadino deve imparare prima ad essere l’ultimo per poter aspirare ad essere primo”. Tra le altre proposte che l’avvocato Sarno intende portare all’attenzione dei cittadini anche la realizzazione di una “Banca dei progetti”, proprio per poter sviluppare al meglio la città capoluogo e, di conseguenza, le zone limitrofe, creando sinergia con tutti i comuni della provincia di Salerno. Intanto, l’avvocato penalista ha già annunciato che, in caso di vittoria, rinuncerà alla diaria, mettendo quei soldi a disposizione delle famiglie bisognose e dei cittadini in difficoltà economica. “Per me, fare il sindaco è il coronamento di un percorso, ho scelto come simbolo il fiore di loto”, ha annunciato infine il presidente emerito che punta, tra le altre cose, anche alla valorizzazione delle periferie che, ha detto, “devono diventare come il centro”.