Sanza, comune decide l’acquisto di un “ecomostro” - Le Cronache
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Sanza, comune decide l’acquisto di un “ecomostro”

Sanza, comune decide l’acquisto di un “ecomostro”

«L’Amministrazione Esposito ad un anno e mezzo dell’elezione ha marcato la sua linea, quella di privilegiare gli interessi del singolo o di pochi a scapito dell’intera comunità: permutare un immobile privato con due lotti della zona artigianale ne è l’esempio più lampante e significativo, l’ecomostro che deturpa da anni il panorama di Sanza entrerà nel patrimonio del comune». Sono queste le parole del gruppo politico SiAmo Sanza che polemizza contro l’attuale amministrazione. «Oltre il valore dei due lotti, (circa 60.000 euro) sul Comune graveranno anche tutte le spese necessarie per rendere l’immobile “conforme urbanisticamente” nonché quelle per l’adeguamento, il completamento ecc, o “si spera” l’abbattimento». Il gruppo, poi, spiega il perché della loro opposizione netta alla decisione.

«L’Ecomostro non appare funzionale al “borgo”, non è nel centro storico, non ha alcuna valenza dal punto di vista storico o architettonico. Il suo acquisto è una scelta solo ed esclusivamente politica, volta a favorire il singolo a discapito di quanti pure avrebbero voluto un lotto in cambio di una rogna. Il danaro pubblico è speso male, proprio come è già accaduto con l’acquisto del cinema Alidor. E pensare che già nel 1997 Esposito prometteva che avrebbe comprato il Cinema con i soldi della sua indennità di carica. Se facessimo un po’ di conti, di quanti soldi da allora ha percepito dal Comune… altro che Cinema avrebbe potuto regalare alla comunità». Siamo Sanza, a questo punto, decidere di attaccare in campo aperto: «Come sempre promesse non mantenute. Solo e sempre chiacchiere e propaganda, fatte da un sindaco offuscato ormai dalla sua fame di potere e dalla sua “visione”. Parlano di condivisione, di comunità, ma noi e tutti i cittadini che non fanno parte della loro cerchia, stiamo ancora aspettando qualche cenno di questa condivisione. O per loro condividere è accettare le loro scelte senza fiatare? Noi, quali consiglieri di opposizione, continueremo con serenità a svolgere il nostro ruolo di controllo e, all’occorrenza, di denuncia alla pubblica opinione, nonostante i soliti comportamenti arroganti e spocchiosi del sindaco e dei suoi – concludono – a noi non fanno paura».

La situazione in quel di Sanza, dunque, si candida ad essere una lunga lotta tra maggioranza ed opposizione e che potrebbe addirittura finire in un’aula di tribunale, ente presso il quale, presumibilmente il Tar, non si può escludere si vada a finire, proprio per l’acquisto di quello che viene definito ecomostro. Ovviamente, la soluzione che non porterà a tale scontro con carte bollate sarà ovviamente l’abbattimento che porterà il borgo di Sanza ad assumere un volto totalmente nuovo o, per essere maggiormente precisi, il volto che aveva prima della colata di cemento che ha creato l’edificio, non finito, oggi campeggiante nel centro dell’abitato. Ovviamente se ciò dovesse avvenire e dunque qualora fosse questo l’obiettivo dell’amministrazione comunale, i tempi saranno molto lunghi e spalmati nel tempo, ma prima o poi si deve arrivare ad una risoluzione di una questione fin troppo annosa per l’intero territorio.