Salerno. Tasse alte e troppe anomalie, il centrodestra boccia il bilancio - Le Cronache
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Salerno. Tasse alte e troppe anomalie, il centrodestra boccia il bilancio

Salerno. Tasse alte e troppe anomalie, il centrodestra boccia il bilancio

Il centrodestra fa scudo contro il bilancio preventivo che, questa mattina, passerà al vaglio degli amministratori comunali, nel corso del Consiglio. Gli esponenti dell’opposizione si compattano nuovamente e denunciano quanto, nell’importante atto economico-finanziario sul quale sono chiamati a esprimersi oggi, non va, soprattutto alla luce dell’ultimissima vicenda giudiziaria che ha toccato Palazzo Guerra su uno dei nervi scoperti: quello di Luci d’Artista. «Siamo dinanzi a una delle pressioni tributarie più elevate d’Italia, con un peso di 1.400 euro annui pro-capite. Nel bilancio di previsione – ha spiegato il capogruppo di FI, Roberto Celano – abbiamo a che fare con dei rincari che andranno a colpire solo alcune fasce di cittadini. Basti pensare alla Tari, grazie alla quale sono previsti nuovi introiti per un ammontare di 700mila euro: l’aumento toccherà gli esercenti, in particolar modo. Che senso ha eliminare il pagamento del parcheggio il giovedì sera per stimolare la movida per poi tartassare i gestori con le tasse?». Diverse sono le anomalie che attiene alla sfera dei rifiuti e della nettezza urbana: «Si paga sempre di più per servizi sempre peggiori. Le condizioni in cui è la città sono sotto gli occhi di tutti: la cosa paradossale – sottolinea ancora Celano – è che mentre si sono ridotte le zone a gestione diretta da parte del Comune, sono aumentati i costi per i mezzi comunali. A ciò si aggiunge anche la non congruità, esattamente come nel caso di Salerno solidale, dei costi per l’affidamento del servizio a Salerno pulita». Le condizioni di scarsa pulizia della città sono state segnalate anche dalla coordinatrice cittadina di Fdi, Elena Criscuolo: «I costi sono eccessivi e sono tutti a danno dei cittadini. Siamo dinanzi a promesse non mantenute e ad aumenti di tasse a cui non corrispondono, però, miglioramenti dei servizi». Anche il rincaro della tariffa relativa all’imposta di soggiorno – aumentata del 20% – non riscontra i favori dell’opposizione: «Salerno, con i nuovi costi, non è più concorrenziale con le altre realtà. La tassa di soggiorno in questa città è più alta rispetto a quelle dei comuni della Costiera Amalfitana e perfino più alta rispetto a quella di Napoli», precisa Celano. Ma sono diverse le anomalie riscontrate nel previsionale 2019 che, solo qualche giorno fa, ha ottenuto il via libera dai revisori dei conti, pur con numerose prescrizioni. Elementi, questi, che, secondo Antonio Cammarota de La nostra libertà, sono esempi «della mala gestio della città. Il centrodestra cittadino è unito e compatto contro una cattiva politica che parte da lontano e che, con l’ultimo scivolone, ha mostrato una certa disinvoltura nell’uso della moneta pubblica, chiaro segno di arroganza del potere». Un chiaro segno – secondo il leghista Peppe Zitarosa – «che l’attuale governo cittadino non ce la fa più ed è allo stremo. C’è bisogno di cambiare il governo della città». Con la nuova presa di posizione unitaria, dunque, il centrodestra salernitano prova a proporsi come alternativa all’attuale amministrazione comunale: «Siamo sei contro ventisei – ha detto il consigliere comunale di Attiva Salerno, Ciro Russomando – ma non isseremo mai bandiera bianca e da qui fino alla fine di questa consiliatura continueremo ad incalzare la maggioranza».