Una mattinata dedicata al mondo arbitrale con un ospite d’eccezione. Il presidente dell’Aia Marcello Nicchi è stato ospite della Sezione di Via San Leonardo per la presentazione del suo programma e per raccogliere le firme utili al completamento della sua candidatura ai vertici nazionali. Una sfida al suo antagonista, l’ex arbitro Robert Anthony Boggi, proprio nella sua città ed all’interno della sua sezione arbitrale. Un convivio che ha visto fare gli onori di casa l’attuale massimo dirigente dell’Aia Salerno Pietro Contente e che ha visto in prima fila la partecipazione del segretario Mauro Russo. E l’obiettivo sottoscrizione è andato a buon fine con un cospicuo numero di partecipanti determinatissimo nel dare e rinnovare la propria adesione anche in vista di questa sentitissima compagna elettorale. Ma ci sono molti dubbi che avvolgono, a carattere nazionale, la vicenda. In questo momento Nicchi è sostenuto da un blocco elettorale di grande sostanza, partendo dalla Figc per poi passare alle Associazioni Italiane Calciatori e Allenatori. Tutti uniti nell’aver garantito allo stesso attuale presidente il mantenimento dell’autonomia degli arbitri nella organizzazione del mondo dei fischietti. D’altro canto icchi, però, non gode della stessa considerazione nell’ambito delle associazioni che riuniscono in questo caso Seria A, Serie B ed anche la Lega Pro di Macalli e Ghirelli. Questo, però, non vuole dire che stiano dalla parte di Boggi che sta lavorando per raccogliere le fatidiche 50 firme che gli consentono di partecipare alle elezioni del prossimo 10 Novembre quando i 300 delegati di tutt’Italia saranno chiamati a scegliere. Un rush finale quello dell’italoamericano che si sta mobilitando con frequenti tappe milanesi, non ultima quella di due settimane fa, per garantirsi un nutrito gruppo di seguaci. Dalla parte di Boggi, di sicuro, c’è la componente Campana della Figc, con Salvatore Colonna e Vincenzo Pastore (alle prese anche loro prossimamente con il rinnovo delle cariche federali), la stessa che alle ultime elezioni sostenne la candidatura di Apricena, oggi già indicato da Boggi come suo vice in caso di vittoria. L’obiettivo, come detto, è quello di raggiungere le 50 firme. Come dimostrato anche dai recenti summit la sezione Salerno diretta da Pietro Contente, però, non pare credere nel suo candidato tanto che dei 3 delegati salernitani tra cui Angrisani e Facenda, ad oggi nessuno ha apposto la sua firma in calce alla candidatura di Boggi. Sfida nella sfida nell’ambito del territorio salernitano anche con l’ex guardialinee Narciso Pisacreta, da sempre uomo di fiducia di Nicchi. Il “redde rationem” dei fischietti sta arrivando e, dietro quella che pare, per molti, una scelta personale, esistono anche tante altre ragioni politiche: a Pisacreta, infatti, alcuni contestano la mancanza di “tutela” nei confronti delle giacchette nere salernitane, con riferimento non tanto implicito, ad esempio, all’esclusione da A e B di Silvio Baratta. Salernitano si, ma solo in determinati momenti.
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