Esaltata dal suo mare e dalla bellezza delle sue coste, Salerno nasconde anche un cuore antico, ricco di storia e cultura che nella storia gli è valso l’appellativo di “Opulenta”. Una città raccontata dal doc in prima visione lunedì 28 febbraio alle 21.10 su Rai Storia, per il ciclo “Storie delle nostre città”. Un viaggio nel tempo a partire dalle scoperte archeologiche che parlano di un territorio abitato fin da tempi remoti tra il 197 e il 194 a.C. per arrivare alle influenze di romani, bizantini, goti, longobardi, normanni, fino all’età angioina e poi spagnola. Un lungo periodo che vede fiorire anche un’istituzione come la Scuola Medica Salernitana, già dal IX secolo. Dopo un periodo di decadenza nel ‘500, dopo la Rivoluzione Francese, Salerno aderisce alla Repubblica Partenopea, ma nel periodo napoleonico vede soppressa la sua Scuola Medica, per decreto di Gioacchino Murat. Nello stesso periodo vengono soppressi anche gli Ordini religiosi e confiscate numerose proprietà ecclesiastiche. Così la città trova quindi la sua espansione oltre le mura antiche. Uno sviluppo urbano che continua anche dopo l’Unità d’Italia e fino alla Seconda guerra mondiale, durante la quale, nel settembre 1943 Salerno è teatro dello sbarco degli alleati e dal 12 febbraio al 17 luglio 1944 ospita il Governo Badoglio.
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