È stato presentato ieri mattina, a Palazzo di Città, il progetto Mani tese verso il futuro, rivolto ai giovani immigrati non accompagnati. Salerno, da sempre, si conferma città dell’accoglienza, ed è questa consapevolezza a dare impulso all’iniziativa, sviluppata a dieci anni dal primo sbarco di immigrati nella città. Le attività del progetto, promosse dai Club Rotary, Inner Wheel, Rotaract, Interact e dal Liceo Classico T. Tasso di Salerno, nascono dalle iniziative programmate dall’Assessore alle Politiche Sociali e Politiche Giovanili, Paola De Roberto. La responsabile del progetto è Marianna Bortone Blasi, mentre Anna Gallo ne è la coordinatrice. Il 12 dicembre scorso, il programma è stato presentato alla Stazione Marittima da due giovani interactiani, Luigi Maria Cioffi e Maria Rosa Lambiase. Il giorno successivo, a Palazzo Genovesi, si è tenuto un incontro-dibattito, moderato dal giornalista Eduardo Scotti, con l’assessore Paola De Roberto, i volontari e i responsabili dell’accoglienza agli immigrati. Le testimonianze raccolte sono state intense e commoventi: chi ha vissuto il fenomeno migratorio in prima persona e chi ha partecipato alle operazioni di salvataggio ha raccontato esperienze segnate da dolore, speranza e solidarietà. In questi ricordi, condivisi tra le lacrime, emerge l’abbraccio e l’umanità di una città in cui tanti immigrati sperano di trovare persone pronte ad accoglierli e amarli. “In occasione dell’anniversario del primo sbarco a Salerno e delle attività promosse dall’Assessorato alle Politiche Sociali, la famiglia rotariana—composta da Rotary Salerno, Rotary Salerno Duomo, Rotary Salerno Est, tre club Interact, due club Rotaract, Inner Wheel e Inner Wheel Salerno Est — ha voluto promuovere questo progetto di accoglienza e inclusione”, ha dichiarato Bonaventura D’Alessio, presidente del Club Rotary Salerno. “Salerno, città dell’accoglienza è il cuore di questo progetto, che abbiamo chiamato Mani tese verso il futuro perché crediamo che il rispetto reciproco, l’attenzione e l’accoglienza siano segni distintivi della civiltà e favoriscano la convivenza sociale”. “Abbiamo quindi programmato una serie di incontri finalizzati a creare inclusione e integrazione. Un progetto che non si limitasse a un semplice incontro formale con questi ragazzi, ma che avesse una sua continuità e permettesse una vera interazione tra i giovani immigrati minori non accompagnati e i membri della comunità rotariana e interactiana. La famiglia del Rotary è una realtà profondamente radicata sul territorio, che vuole mettersi al servizio della comunità senza sostituirsi agli enti assistenziali o istituzionali, ma affiancandoli e stimolandoli a nuove iniziative. È in questo solco che ci siamo impegnati per la realizzazione di questo progetto”, ha concluso D’Alessio. Queste le iniziative del progetto “Mani tese verso il futuro” che sono state già portate a termine e quelle in programma fino al prossimo mese di giugno: 4 aprile, al liceo “T. Tasso”, partecipazione alle iniziative promosse per “La notte nazionale dei Licei”; 6 aprile, passeggiata nel centro storico di Salerno. Visita al Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana, con il direttore Enrico Indelli, e al Complesso Archeologico di San Pietro a Corte; 18 aprile, tenuta Cioffi, tornei di volley e calcetto; 16 maggio, al Teatro delle Arti, laboratorio di Teatro Classico “Le trachinie di Sofocle”. Coordinatrice, Mariella Capozzolo e Stella Ascolese. Regista, Pasquale De Cristofaro; “Didone free”, direttore, Romeo Mario Pepe. Coordinatrice, Ester Cafarelli; 25 maggio, escursione a Paestum. Le guide sono i ragazzi dell’Interact e alunni del Liceo “T. Tasso”; 8 giugno, escursione a Cetara. Gita in barca. «Accogliere, integrare – spiegano gli organizzatori – è una missione. Papa Francesco, in occasione della Giornata del Migrante e del Rifugiato, ci spronava con queste parole: “L’incontro con migrante, come ogni fratello o sorella che tiene bisogno, è un incontro con Cristo”. Ed ancora cita il Vangelo di San Matteo, capitolo 25, versetto 40, “Tutto quello che avete fatto ad uno solo di questi fratelli più piccoli li avete fatto a me”. L’educazione al rispetto e alla conoscenza dell’altro è il pilastro della convivenza civile. Si è diversi per lingue, tradizioni, aspetto ma tutti uguali perché esseri umani. “Studiare assieme, pregare assieme, giocare assieme sono modi per creare quel senso di appartenenza che è poi il segreto per rispettare la propria casa, la propria strada, il proprio quartiere”, come ha affermato il cardinale Delfini. Così è possibile vivere in pace”». Responsabile del Progetto, Marianna Bortone Blasi, coordinatrice del Progetto, Anna Gallo. L’iniziativa è stata accolta con soddisfazione dal sindaco Vincenzo Napoli: “Mani tese”, già nel titolo dell’iniziativa, traccia un percorso ben preciso: quello dell’inclusione e dell’accoglienza. Rotary, Inner Wheel e tutti gli altri promotori hanno dato corpo a questa nobile iniziativa. Noi, come Comune di Salerno, vantiamo un’antica tradizione di accoglienza e i nostri servizi sociali sono sempre pronti a offrire il miglior supporto possibile agli sfortunati che arrivano sulle nostre banchine”, ha dichiarato il primo cittadino. “Particolare attenzione è rivolta alle giovani e giovanissime generazioni, che spesso si ritrovano senza un retaggio e senza la possibilità di riconoscersi nei luoghi in cui vivono. Per questo, un’attività di inclusione, amicizia e amore assume un valore ancora più significativo, risultando fondamentale per il loro sviluppo psicofisico e per il loro futuro”. Il progetto è stato raccontato anche dalla viva voce dei protagonisti, tra cui Mustafa, un giovane di 17 anni proveniente dall’Egitto, ormai in Italia da qualche tempo. “Mi piace Salerno, mi trovo bene e ho molto apprezzato questo progetto”, ha raccontato Mustafa, descrivendo le esperienze vissute grazie a questa iniziativa. L’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno ha sottolineato l’importanza del progetto: “Questa è una bellissima iniziativa che incarna perfettamente il concetto di ‘Salerno città accogliente’, dove la comunità si mobilita per chi ha più bisogno. Il progetto ha coinvolto in modo significativo i giovani del Rotaract, e questo incontro tra ragazzi è per noi il metodo più efficace per aprire le porte della città a questi giovani e integrarli pienamente”. “In questi mesi, ci sono state diverse iniziative, molte delle quali ancora in corso, con un forte focus culturale. I ragazzi immigrati, accompagnati dai giovani del Rotaract e dagli altri membri del gruppo, hanno avuto modo di visitare la città e la provincia, vivendo momenti conviviali di incontro e approfondimento della nostra cultura”. Dunque, protagonisti di Mani Tese sono: Rotary di Salerno (presieduto da Bonaventura D’Alessio), Salerno Est (Edoardo Ventura), Salerno Duomo (Eduardo Grimaldi), dell’Inner Wheel Salerno (Daniela Pezzuto), Salerno Est (Ornella Orlando), dei Rotaract Salerno (Emilia Maiorano), Salerno Est (Aldo Addesso), Salerno Duomo (Francesco Della Valle), dell’Interact Salerno (Luigi Maria Cioffi), Salerno Est (Maria Rosa Lambiase), dal liceo “T. Tasso” Salerno (dirigente Ida Lenza). I responsabili delle strutture residenziali di accoglienza di Salerno: Laura Bruno, Maria Teresa Chiacchiaro, Loretta D’Angelo, Ilaria Crispino, Lucia Lamberti. Adolfo Galdi, Antonietta Scafuti.





