di Monica De Santis
“Il Covid e il coprifuoco non devono fermare la cultura”… Partendo dalle parole rilasciate nel corso di un’intervista, al nostro giornale, dall’Assessore Antonia Willburger, possiamo finalmente dire che a Salerno sta ripartendo la cultura. E ripartirà con Salerno Letteratura il più grande festival letterario del Sud che prenderà il via il 18 giugno e che quest’anno sarà dedicato ad Eugenio Montale a quarant’anni dalla sua morte. Nove giorni a cui parteciperanno scrittori, musicisti, attori e artisti italiani e stranieri. A presentare l’edizione 2021 è stata l’ideatrice e direttore organizzativo della manifestazione Ines Mainieri, che con il suo staff ha progettato un’edizione molto particolare del festival. Anche per questa edizione saranno oltre 100 eventi previsti in cartellone con ospiti di altissimo profilo, a cominciare da Olga Tokarczuk, scrittrice Premio Nobel per la Letteratura, a Jhumpa Lahiri, Premio Pulitzer, da Alessandro Baricco a Erri De Luca. Ed ancora tra gli ospiti protagonisti della musica, del teatro e del cinema come Nada, Moni Ovadia, Lino Guanciale e Sabina Guzzanti. Ma l’elenco degli ospiti è ancora lungo. Vanno segnalate anche la partecipazione di André Aciman, Jonathan Coe, Hanif Kureishi, Benjamin Labatut, rivelazione della letteratura internazionale, Guillermo Arriaga; popolari autori italiani come Dacia Maraini, Nicola Lagioia, Lidia Ravera, Daria Bignardi; grandi scienziati come Guido Tonelli e Antonella Viola; l’omaggio a Lucio Dalla di Gino Castaldo e Ernesto Assante, Ezio Mauro, Francesca Mannocchi, Giovanna Pancheri, Filippo Ceccarelli e Gabriele Romagnoli, Eva Cantarella, Ivano Dionigi, Nadia Fusini, Vera Gheno, Giovanni Bietti, Luigi Manconi e Luciano Violante. Il titolo dell’edizione, Le Occasioni, sta a indicare la vera natura di un grande festival: non solo un contenitore di eventi, ma un propulsore, un continuo innesco di “occasioni” culturali su un territorio. Occasioni, intanto, di lavoro: tanto più durante una crisi sanitaria che ha costretto moltissimi artisti a fermarsi. Ma occasioni intese anche come opportunità di collaborazione fra figure diverse, di dialogo, di relazione. Salerno Letteratura quest’anno si moltiplica: diventa laboratorio di creazioni, producendo performance e spettacoli che nascono a e per Salerno Letteratura, e che poi saranno portati in giro per l’Italia avendo come partner produttivo il festival. E poi il programma si amplia: alle storiche sezioni di narrativa italiana e straniera, agli spettacoli dal vivo, al Premio Salerno Libro d’Europa, che coinvolge le voci giovani più interessanti della letteratura europea, si aggiunge quest’anno SalernoFilosofia una vera e propria costola “filosofica” del festival, derivata dalla volontà di incrementare le occasioni per riflettere sul nostro tempo e accentuare la sfida del pensiero che sempre deve essere un grande evento culturale. Si confermano la Summer School, lo spazio di formazione per i giovanissimi, e il rapporto con il Premio Strega, che presenterà al pubblico gli autori della cinquina in uno dei primi appuntamenti pubblici in assoluto dopo la proclamazione. Quest’anno, poi, il rapporto con il pubblico sarà cementato da flash mob e performance estemporanee, con l’intento di attingere a un patrimonio creativo che ha visto Salerno essere, in stagioni più o meno lontane, un luogo di effervescenza artistica e con l’obiettivo di ampliare il più possibile la platea, raggiungendo anche i più distratti.