Salerno. Lavoratori onesti, uccisi per mano di un folle - Le Cronache Attualità
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Salerno. Lavoratori onesti, uccisi per mano di un folle

Salerno. Lavoratori onesti, uccisi per mano di un folle

di Erika Noschese

La città di Salerno piange Carmine De Luca, vittima della furia omicida di Francesco Iacovazzo. I due condividevano una strada: via Settimio Mobilio dove ci sono le pescherie dove lavoravano entrambi. L’omicida presso la pescheria Iacovazzo di via Settimio Mobilio, civico 6 e la vittima presso la pescheria La Paranza in via Settimio Mobilio ma al civico 194. Vicini ma, forse, non abbastanza da incontrarsi o forse qualcosa è accaduto ieri mattina e che ha scatenato la furia del 72enne. Straziante il ricordo di un collega, non presente al momento della sparatoria in quanto nel napoletano: «Posso dire solo che erano due ragazzi fantastici, lavoratori che non si risparmiavano, padri esemplari. Carmine era un ragazzo splendido, grande tifoso della Salernitana. L’azienda era di Napoli, c’era questo altro aspetto che ci legava – ha raccontato il collega – Rosario ha cresciuto due figli in modo esemplare, insieme alla moglie, lavoratrice dell’azienda. Non meritavano di fare la fine che hanno fatto per mano di un balordo, una persona che doveva essere seguita perché stiamo parlando di un 72enne completamente folle. Quest’uomo ha reso orfani quattro ragazzi che avevano bisogno del loro padre. Per un periodo era stato allontanato, non era una persona stabile né affidabile; non so se c’erano stati altri episodi ma era una persona borderline». L’uomo conferma che Iacovazzo era andato al mercato, aveva acquistato del pesce e poi era ritornato impugnando la pistola. «L’azienda è di Napoli, noi eravamo al mercato di Volla ma appena appresa la notizia siamo venuti qui. Rosario era responsabile di reparto, Carmine responsabile per la vendita dei frutti di mare e lavoravamo insieme da cinque anni e posso assicurare che è inconcepibile, folle quanto accaduto. Erano due persone buone». Intanto, tanti i messaggi per il giovane De Luca. Ad esprimere parole di cordoglio anche la Us Salernitana 1919: «La proprietà dell’U.S. Salernitana 1919, il presidente, i dirigenti, l’allenatore, i giocatori e tutto lo staff si stringono attorno al dolore che ha colpito la famiglia De Luca per la tragica e prematura scomparsa del caro Carmine, grandissimo tifoso granata». La Lega Navale Italiana, Sezione di Salerno, esprime il proprio cordoglio e si stringe con profonda vicinanza alle famiglie di Carmine De Luca e Rosario Montone, colpite dagli eventi tragici avvenuti al mercato ittico di Salerno. Carmine De Luca era conosciuto e apprezzato dai soci. Sempre disponibile, gentile e sorridente, accoglieva tutti trasmettendo calore e serenità. «Il nostro pensiero è rivolto in particolare a sua moglie ed alle sue figlie, in questo momento di grande dolore», hanno detto dalla Lega Navale di Salerno. Gli amici lo descrivono come un uomo buono, legato alla famiglia e grande tifoso della Salernitana, oltre che esperto giocatore di Subbuteo. «Carminu’, ieri sera il destino ha voluto che ci salutassimo a modo nostro, giocando a Subbuteo, ma se avessi saputo che sarebbe stata l’ultima volta ne avrei giocata un’altra, un’altra e un’altra ancora. Una passione che ci ha fatto incontrare, ed in 40 anni costruire e solidificare la nostra amicizia, dalla cameretta a su e giù per l’Italia a fare tornei, sempre insieme fino addirittura a diventare Campioni d’Italia. Ma ci pensi? Ho il cuore lacerato, non doveva succedere. Con Te se ne va un fratello», ha scritto un amico sui social. «Sai Carmine, non so se avrò la forza e la voglia di continuare a giocare, probabilmente no, non avrebbe più senso, perché in fondo il subbuteo era un pretesto per staccare, in cerca di momenti di spensieratezza e puro divertimento, o forse perché, diciamoci la verità, tu con quella panza ed io con i piedi storti a calcio potevano giocarci solo con le mani, ma se dovesse succedere, ti prometto che sarai lì accanto a me come sempre», ha raccontato un caro amico. Gli amici hanno un pensiero anche per la moglie Lucia e le figlie «per superare questo tragico momento. Ciao Campione questo post te lo dovevo perché lo meriti, ti voglio bene, ti porterò per sempre nel mio cuore». Tante le persone che lo ricordano come un lavoratore attento, sempre disponibile. «E ora a chi mando gli ordini la sera su whatsapp? Riascolto i nostri audio e non ci credo, mi sembra un film. Non ci sono parole per descrivere la tua bontà d’animo. Soprattutto la persona che sei perché voglio ricordarti così sempre Vivpo nei miei pensieri. Un ragazzo umile sempre disponibile soprattutto sempre sorridente e leale. Uno come pochi! Ti porterò sempre nel mio cuore amico mio».

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