Salerno. Estorsione al mercato ittico: 30 anni di carcere - Le Cronache Giudiziaria

Salerno. Estorsioni e botte al mercato ittico di Salerno. Poco meno di trent’anni con cumulo delle pene inflitte agli imputati coinvolti nel vasto giro estorsivo al mercato ittico. Il salernitano Armando Massa, nipote di Angelo Ubbidiente alias ‘o muzzone (giudicato a parte) ex collaboratore di giustizia, è stato condannato a nove anni e sei mesi di reclusione. Sei mesi in meno per l’altro ex pentito finito alla sbarra, Carmine Amoruso di Poggiomarino: il fratello più piccolo, Marco, ha avuto otto anni. Cinque, invece, quelli per Giuseppe Tortora di San Marzano sul Sarno. I quattro, complessivamente, sono stati condannati pure a pagare una multa di 9mila euro. E’ quanto deciso ieri dai giudici della Seconda sezione penale del Tribunale di Salerno dinanzi alle quali ha retto il quadro accusatorio ricostruito da Marco Colamonici, pm della Direzione distrettuale antimafia titolare delle indagini delegate agli agenti della Squadra mobile. La motivazione verrà depositata nel giro di 60 giorni. Pene finanche “alleggerite” dal riconoscimento delle attenuanti generiche. Massa, tra l’altro, è stato pure assolto per il reato di detenzione d’arma da fuoco. Il blitz è quello del 2023 con indagini partite nel 2021. Le indagini sono partite nel 2021: nel mese di gennaio di quell’anno, una delle vittime, un commerciante, è stato percosso con una mazza di ferro e poi rapinato di 40mila euro e di un Rolex. Nel marzo del 2021, inoltre, lo stesso commerciante ha ricevuto messaggi minatori sul telefono come tentativo dei cinque indagati di estorcergli denaro. Per costringerlo a pagare, i cinque soggetti avrebbero poi convocato il commerciante a un incontro, nel quale avrebbero esplicitato le richieste di denaro con quelle che i giudici ritengono chiare metodologie mafiose. Erano ritenuti responsabili di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, rapina aggravata dall’uso delle armi, ricettazione, porto e detenzione illegali di arma comune da sparo e di detenzione di sostanza stupefacente finalizzata allo spaccio. Nella fattispecie, secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbero più volte tentato di aggredire alcuni commercianti del mercato ittico di Salerno al fine di convincerli a versargli somme di denaro.

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