«Salerno è straordinaria, è bellissima, c’è democrazia ma quando si va a votare ho dubbi sulla libertà di voto». Parole forti quelle pronunciate da Stefano Caldoro, candidato alla presidenza di Palazzo Santa Lucia per il centro destra. Ieri mattina, l’aspirante governatore ha fatto tappa nella città capoluogo per presentare il suo programma elettorale e, nel corso del suo intervento, ha più volte puntato l’attenzione su un presunto condizionamento del voto, da parte di «clan politici». «Bisogna fare una grande battaglia perché, sono convinto, noi rappresentiamo una scelta di libertà, vera, di buon governo e di cambiamento. Salerno è straordinaria, è bellissima, c’è democrazia ma quando si va a votare ho dubbi sulla libertà di voto. Qui c’è un condizionamento fortissimo, di clan politici che controllano le preferenze, attorno alle società partecipate – ha dichiarato Caldoro – Uno scambio politico continuo: qui non c’è libertà di voto, a Salerno c’è un condizionamento continuo, forte, violento, di personaggi che poi nessuno conosce o comunque nessuno valuta il peso politico. Ma queste persone, a Salerno, prendono migliaia e migliaia di preferenze, come lo spieghiamo? C’è controllo clientelare: io ti dò e tu mi voti e io sono molto preoccupato dell’esercizio di un voto libero a Salerno». Il candidato presidente ha poi ricordato l’omicidio avvenuto nel corso della passata tornata elettorale per le regionali quando, a causa di una lite sull’affissione dei manifesti elettorali, persero la vita – nel corso di un agguato – Antonio Procida e Angelo Rinaldi: «Non voglio ricordare ma a chi è preposto a fare controlli dico che nella precedente campagna elettorale, dove anche in quel caso la libertà di voto a Salerno è stata molto limitata e c’è stato un forte condizionamento del voto, ci sono stati morti per strada e non sappiamo ancora di chi è la colpa. Erano due squadre che facevano attacchinaggio: una ha prevalso sull’altro, hanno sparato e hanno ucciso – ha detto infatti l’aspirante governatore – Sono morte persone per strada per attaccare i manifesti. Queste cose non succedono in nessuna parte d’Italia, d’Europa: non c’è un caso, in Europa, di persone, che litigavano sugli spazi di affissione. C’è qualcuno che è prepotente, arrogante e usa metodi violenti per condizionare il voto. Questa sarà una denuncia continua in questa campagna elettorale e ci appelliamo agli organi di vigilanza di fare un controllo veramente forte e non lasciare impunito, dopo 5 anni, delle morti per strada». Caldoro non si risparmia neanche nei confronti del Movimento 5 Stelle: durante la presentazione dei candidati pentastellati a Salerno, la Ciarambino non ha risparmiato attacchi al candidato del centro destra e, come facilmente prevedibile, non si è fatta attendere la replica: « io non faccio mai riferimento alle persone ma i 5 Stelle io non li ho mai visti, non so voi. Sono scomparsi dai radar sia nazionali che regionali e quando una persona è isolata, sta da solo, non capisce chi lavora; Valeria (Ciarambino ndr) è una brava persona, si dà da fare, si impegna e fa di tutto per riuscire a fare qualcosa ma guardo anche i sondaggi e i 5 Stelle sono spariti, non ci sono più e se girate le città non sono più per strada. La coalizione è tutta qui, mi sento sostenuto e la coalizione è unita». Nel frattempo, ieri mattina Caldoro ha fatto visita a Campagna per, ha detto, «andare a vedere le mille opere messe in campo durante la mia amministrazione; opere straordinarie che vogliamo monitorare se sono state realizzate e poi purtroppo cose mim fatte in questi 5 anni di amministrazione in cui c’è stato il crollo degli investimenti ». Da qui una serie di attacchi al presidente uscente Vincenzo De Luca: « Nel mio periodo oltre 3 miliardi di investimenti mentre qui siamo a 600 milioni di investimenti. Pensate che crollo, tante cose non fatte: sul litorale c’era una grande opera per difendere dal mare le nostre coste salernitane e questo ha portato ad una situazione di particolare pericolo e degrado, perché le cose non si fanno. Ecco, noi diamo una forte differenza tra noi che facciamo le cose e qualcuno che chiacchiera solo ma non fa nulla di realmente positivo per i propri cittadini». Caldoro, nel corso del suo intervento, ha ribadito il suo pensiero sull’ex sindaco di Salerno, ribadendo che De Luca «è un cafone» e provando a chiarire quanto dichiarato nel corso dell’incontro tenutosi ad Avellino alcuni giorni fa: «Io non ho detto i salernitani, ho detto un cafone salernitano, come può esserci un cafone napoletano o avellinese. Stavo parlando di Avellino perché si parlava di chi viene da fuori a comandare: voi sapete che il cafone è chi viene da fuori e vuole comandare, ho fatto riferimento ad un cafone di Salerno ma è evidente che i cittadini di Salerno sono ben diversi da questo cafone; ce n’è uno, gli altri sono persone perbene. Il mio segnale era una risposta non ad un’offesa ma ad alcune affermazioni veramente offensive ad alcuni avellinese, fatte da un cafone che veniva da fuori, che offendeva in maniera violente gli avellinesi e io ho difeso la buona educazione». Il centro destra, compatto, a sostegno di Caldoro. Sono otto le liste a sostegno del candidato Stefano Caldoro: Forza Italia, Noi con l’Italia, Cambiamo!, Lega, Udc, Fratelli d’Italia e Caldoro presidente. «La coalizione di centro destra è fatta di simboli che rappresentano il centro destra a livello nazionale, ad eccezione della lista a sostegno del presidente », ha spiegato il candidato del centro destra. E ieri mattina, la coalizione, compatta, era presente, tra cui – ovviamente – i coordinatori delle liste in campo.
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