Il primo atto è stato compiuto: il superdirigente comunale Alberto Di Lorenzo è stato privato di diverse funzioni. Così come era nell’aria già da qualche settimana. Resterà alla guida del settore Annona, per il resto la giunta comunale ha revocato una precedente delibera che affidava al dirigente anche la guida di altri settori strategici, tra cui la cultura ed il turismo. Non solo: a Di Lorenzo è stata tolta anche la funzione di coordinamento degli uffici di staff. Stanza compresa nel corridoio sindacale di Palazzo di Città. Ed è lo stesso primo cittadino Vincenzo Napoli a firmare il decreto: «Sono venute meno le ragioni che giustificavano l’attribuzione di tali funzioni, in quanto la complessità degli interventi necessari al raggiungimento degli obiettivi di mandato, richiede una regia politica più articolata». Revocato, dunque, il precedente decreto – scrive il sindaco: «ivi compresa l’assegnazione dell’ufficio». Un caso politico? La traccia potrebbe essere quella. Non fosse altro che quella di Di Lorenzo è stata, dopo Felice Marotta, una delle figure chiave, se non determinanti, della macchina burocratica di Palazzo di Città. L’ultimo atto è stato l’aggiudica (ora sospesa) degli attesi lavori di Piazza della Libertà andati alla Sacco costruzioni, la cui offerta ora è tornata al vaglio della commissione per la verifica dei requisiti. Quello di Di Lorenzo, potrebbe non essere l’unico caso. A Palazzo c’è maretta, soprattutto nei gruppi di maggioranza. Napoli ha convocato tutti per questo pomeriggio, in vista di un Consiglio comunale (corposo) che dovrebbe tenersi a fine mese. C’è da far quadrare i conti del bilancio – dopo le perplessità dei revisori – e c’è da approvare senza problemi l’aggiornamento al Puc. Insomma, due provvedimenti che potrebbero minare notevolmente la stabilità della maggioranza. L’ultimo colpo di scena (anche se nell’aria da tempo) le annunciate dimissioni di Corrado Naddeo dalla presidenza della commissione sport. Dimissioni che potrebbero essere formalizzate nelle prossime ore.
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