«Ennesima conferenza stampa, ennesima propaganda politica, ennesime critiche, sterili, verso i critici al suo residuale regime nepotistico». Il meetup Amici di Beppe Grillo di Salerno torna alla carica sui costi della stagione operistica del Teatro Verdi. Cartellone presentato sabato scorso alla presenza del presidente della Regione, Vincenzo De Luca e del sindaco Enzo Napoli. «In un momento storico così particolare, in cui riforme legislative epocali cercano sostanziali cambiamenti a vantaggio di enormi quantità di cittadini ridotti in stato di povertà, il governatore della Campania continua ad approfittare degli spazi pubblici per la sua perenne campagna elettorale denigratoria verso i cittadini, non considerati inter locutori a cui presentare il proprio operato politico, ma avversari contro cui rivolgere i peggiori epiteti talvolta irripetibili», proseguono. «Il campo di battaglia, ancora una volta, è il teatro Verdi; la modalità offensiva è sempre la stessa: il monologo. Abbiamo perso ogni speranza di poter ottenere un confronto, qualche risposta ai numerosissimi dubbi che attanagliano la nostra mente non in merito all’opportunità di avere un’opera lirica a Salerno, ma alle modalità con cui vengono gestiti i soldi ad essa destinati. Noi “nemici di Salerno” (come ci definisce il Governatore) non abbiamo idee confuse ma il governatore, dovrebbe preoccuparsi di informarci in modo più chiaro affinché il suo operato possa diventare davvero trasparente. I 200 posti di lavoro che orbitano intorno alla stagione lirica del Teatro Verdi di Salerno, non ci risultano affatto. I coristi, i musicisti e le maestranze sono pagati dal Comune di Salerno attraverso due associazioni che, da molti anni, ottengono affidamenti milionari senza alcun processo trasparente e senza alcun tentativo di ricorso al libero mercato. Inoltre mancano i requisiti minimi di trasparenza a queste associazioni che non hanno pubblicato nulla in materia contabile-amministrativa per dimostrare ai cittadini la destinazione dei soldi pubblici. Se poi vogliamo parlare delle scenografie e di tutto l’occorrente per la messa in scena di uno spettacolo, allora signor governatore, si informi meglio perché forse non è a conoscenza del fatto che a Salerno non si produce alcunché, ma il maestro Daniel Oren, affitta il necessario sempre e solo dagli stessi fornitori, anche in questo caso senza alcun rispetto delle norme in materia di affidamenti ed appalti».
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