di Marco De Martino
SALERNO. Se c’è un momento per osare, per fare la differenza, per iniziare qualcosa che vale la pena fare, è adesso. Salernitana-Vicenza vale una intera stagione. La posta in palio è altissima, sia per l’una che per l’altra squadra. Chi vince può continuare a sperare, chi perde deve iniziare a tremare. Tra le due è forse quella granata a rischiare di più. Non fosse altro per i 5 punti in meno rispetto ai veneti. Un divario dato dal grande impatto avuto dal tecnico Franco Lerda, che ha portato in dote ben 10 punti nelle ultime quattro partite. Un impatto che non ha avuto Leonardo Menichini, che pure, gliene va dato atto, ha rianimato una squadra il cui encefalogramma stava appiattendosi giornata dopo giornata. Il pari di Vercelli ha evidenziato le qualità (poche) di questa squadra, le solite carenze ma anche qualche errore di troppo del tecnico. Ora non c’è più tempo per i rimedi del giorno dopo. Si deve vincere. Lo impone la classifica, lo vogliono i tifosi. Anche stasera ci saranno oltre diecimila spettatori all’Arechi. Complice la riduzione del costo dei biglietti, la prevendita è andata discretamente bene nelle poche ore in cui è rimasta aperta. Sono infatti stati emessi quasi 3500 biglietti, di cui soltanto una trentina per il settore ospiti. Considerando i 5418 abbonati, il muro dei diecimila è stato quasi abbattuto. Probabile che una ulteriore impennata ci sia oggi, con i soliti ritardatari che prenderanno d’assalto i botteghini dello stadio Arechi. La cornice di pubblico sarà imponente e dunque la Salernitana dovrà dare dimostrazione di voler restare in serie B. Come al solito però ad agitare la vigilia dei granata ci si sono messi gli infortuni. Moro non è stato convocato, così come Bovo, Schiavi e Trevisan. Odjer è in elenco ma per onor di firma, mentre Bernardini e Colombo saranno in forse fino all’ultimo. La sensazione è che, nell’ottica di una gestione oculata del materiale umano a disposizione, Menichini s’affiderà ad un undici più accorto. Il tecnico si ritrova con pochi centrocampisti e con tanti esterni e difensori. Di qui la decisione, che verrà comunque valutata fino alla consegna delle distinte, di schierare i suoi con il 5-3-2. Largo dunque alla difesa con tre centrali, Bagadur, Empereur ed uno tra Tuia (favorito) e Bernardini. Sulle corsie esterne torneranno, dopo la panchina di sabato scorso a Vercelli, Ceccarelli a destra e Franco a sinistra. Il centrocampo sarà il reparto maggiormente stravolto. Un regista, Ronaldo, e due cursori, Oikinomidis e Zito, non propriamente degli interni ma delle mezzali adattate vista l’indisponibilità di Moro, Bovo ed Odjer. L’australiano e l’ex irpino avranno l’arduo compito di giocare più stretti per contrastare i dirimpettai e per riproporre rapidamente l’azione in ripartenza. Unica alternativa in panchina sarà rappresentata da Manolo Pestrin. In avanti nessun dubbio, con l’accoppiata Coda-Donnarumma ormai intoccabile e vera e propria speranza per tecnico, società e tifosi. Di contro, come detto, i granata troveranno un Vicenza reduce da un filotto da play off ma che sarà comunque privo di molti titolari, tra cui il folletto Galano. Il barese dovrebbe comunque partire dalla panchina. Ad ogni modo, Galano o non Galano, la Salernitana è chiamata alla conquista dei tre punti. Ora o mai più.
COSI’ IN CAMPO ARECHI ORE 20,30
SALERNITANA (5-3-2): Terracciano; Colombo, Tuia, Bagadur, Empereur, Franco; Oikonomidis, Ronaldo, Zito; Coda, Donnarumma. A disp.: Strakosha, Colombo, Rossi, Bernardini, Pestrin, Nalini, Gatto, Tounkara, Bus. All.: Menichini
VICENZA (4-2-3-1): Benussi; Sampirisi, Adejo, Brighenti, D’Elia; Moretti, Signori; Vita, Giacomelli, Sbrissa; Ebagua. A disp. Pelizzoli, El Hasni, Bianchi, Ligi, Paganin, Cecconello, Galano, Urso, Raicevic. All. Lerda
ARBITRO: Manganiello di Pinerolo (Assistenti: Mondin-De Troia. Quarto uomo: Martinelli di Roma 2).