di Fabio Setta
REGGIO EMILIA – La peggior Salernitana della stagione. Su questo davvero non possono esserci dubbi. Spenta, sfilacciata, arruffona, disordinata. Davvero irriconoscibile la squadra di Nicola che dopo la sosta, è crollata al Mapei Stadium contro il Sassuolo, rimediando la seconda sconfitta consecutiva. La squadra granata in campo si è vista poco. Due occasioni capitate sui piedi di Dia, servito da Maggiore al 25’ e da Mazzocchi al 34’. Nel primo caso si era già sull’1-0 per i padroni di casa, nel secondo dopo pochi minuti è arrivato il raddoppio della squadra di Dionisi. Il Sassuolo è apparso sin dai primi minuti avere qualcosa in più. La formazione di Dionisi, corta e reattiva ha approfittato dei grandi spazi aperti lasciati dalla squadra di Nicola con un centrocampo in continua difficoltà e incapace di essere presente in fase di interdizione. E’ sembrata anche pesante sulle gambe la squadra di Nicola, sempre a rincorrere avversari e pallone. L’esordio di Lovato in difesa non è stato entusiasmante ma l’assenza di Fazio, senza di lui due ko in due partite, è sembrata decisamente più rilevante. Ma questa del Mapei Stadium è una gara da dimenticare subito. Lo sa bene Nicola che spesso a bordo campo ha allargato le braccia, pensando magari al fatto che il Sassuolo aveva segnato cinque reti in sette gare e cinque ne ha segnate in 90’ contro Sepe e compagni. Troppo ferma la Salernitana in occasione del gol. Con la costruzione dal basso, la formazione di Dionisi è arrivata al gol, trovando ben poca opposizione. Eluso il pressing iniziale per i neroverdi è stato un gioco da ragazzi arrivare in area da rigore con Laurientè che con un colpo da biliardo ha battuto Sepe calciando sul secondo palo. Anche l’azione che ha portato al rigore del raddoppio dell’undici di Dionisi ha avuto una genesi simile. Da una palla persa in attacco, squadra granata sbilanciata costretta ad inseguire, con Ceide che ha poi saltato in tunnel Lovato prima di essere steso da Maggiore. Dal dischetto poi Pinamonti ha battuto Sepe. Anche la terza rete siglata da Thorstvedt è sempre nata da una ripartenza con Maxime Lopez che ha pescato in velocità Alvarez che ha servito Thorstvedt. Il 3-0 ha chiuso il match anche perché i cambi di Nicola hanno influito davvero poco. Bradaric, Bonazzoli, Botheim poco o nulla hanno fatto o hanno potuto fare. Il Sassuolo ha continuato a fare la sua partita e ha trovato altri due gol con Harroui e Antiste, entrati a gara in corso. Tramortita la Salernitana resta ferma a sette punti con diversi problemi da risolvere a cominciare da una difesa che subisce troppe reti, undici nelle ultime quattro partite e un attacco che ha perso quel pizzico di vivacità e di effervescenza visto nelle prime gare. C’è da lavorare per la salvezza. Il vero obiettivo, al di là della posizione in classifica, a destra o a sinistra.