Salernitana, serve ottimismo - Le Cronache
Salernitana

Salernitana, serve ottimismo

Salernitana, serve ottimismo

Enzo Sica
Ottimismo. E’ la parola che accompagna oggi pomeriggio ( il fischio d’inizio sarà alle ore 18,30) al Mapei stadium di Reggio Emilia gli oltre mille tifosi della Salernitana che saranno sugli spalti dello stadio emiliano a tifare per la loro squadra del cuore opposta al Sassuolo nella prima gara che aprirà la dodicesima giornata del campionato di serie A.
Sono davvero in tanti gli appassionati che si sposteranno da Salerno (ma che arriveranno anche da altre Regioni del nord e del centro ITalia) malgrado la giornata feriale, l’orario assurdo e inconsueto in cui sarà dato il fischio d’inizio dal direttore di gara Ghersini di Genova per essere vicini alla squadra di Inzaghi che si gioca davvero una carta importante di questa stagione per il suo futuro.
L’ultimo posto attuale in classifica a cinque punti dalla zona – salvezza (delineata oggi dal Cagliari con nove punti) potrebbe indurre i più scettici a pensare che ci sono davvero poche speranze di arrivare al meraviglioso traguardo che tutti i tifosi di fede granata si aspettano ci possa essere a fine maggio ma bisogna subito dire che dopo dodici giornate di campionato non ci sono ancora sentenze scritte e lottando come farà questa Salernitana con Pippo Inzaghi in panchina nessun traguardo le potrà essere precluso. Tutt’altro.
Le prime avvisaglie di come bisognerà lottare e comportarsi fin da stasera le abbiamo già intraviste, in parte, nella partita contro il Napoli che era certamente segnata, dal primo minuto di gioco, da un punteggio negativo. La squadra granata ha dimostrato di avere carattere e di combattere contro i campioni d’Italia in carica proprio perchè quel traguardo ipotizzato e agognato non possa essere irraggiungibile.
Ed oggi pomeriggio, in uno stadio che per la verità è stato sempre alquanto generoso finora con le piccole squadre che vi hanno finora giocato, la Salernitana avrà l’occasione per riprendere fiato (ne siamo convinti) prima della sosta di una settimana per gli impegni delle nazionali in attesa, poi, di uno sprint nella fine del mese di novembre con un dicembre abbastanza difficile per avere, poi, quelle certezze che anche il mercato di gennaio, quello di riparazione, ti possa far schiudere. E ridare ossigeno e calore a tutto l’ambiente è davvero tanta roba.
A Reggio Emilia, come detto, tanti tifosi a cominciare dai soci del Salerno club 2010 molti dei quali non si perdono una trasferta, i soci del club Mai Sola di Antonio Carmando, tanti ultras della curva sud Siberiano che si sono messi in viaggio alle prime luci dell’alba sia con auto proprie che con i treni ad alta velocità. Dice Salvatore Orilia, il presidente del Salerno club 2010: . Ottimismo corrisposto anche da Andrea De Simone, ex presidente della provincia, tornato da poco da un viaggio negli Stati Uniti: . Telegrafico anche quello che ha detto Andrea Criscuolo, addetto stampa del Salerno club 2010 che sarà sugli spalti del Mapei stasera: .
Eccolo, dunque, l’ottimismo che serpeggia tra la tifoseria ed anche nelle parole del tecnico Inzaghi che spera che quello sblocco mentale ci possa essere fin dalle 20,30 di stasera quando finirà la gara e si tireranno le prime positive conclusioni del suo arrivo alla guida tecnica di questa squadra che finora, in tre partite di guida tecnica del piacentino, non ha mai vinto: un pareggio e due sconfitte.
Ed eccoci alla formazione che sarà in campo oggi pomeriggio. Il rientro di Gyomber dopo il turno di squalifica è la nota positiva della giornata. Difesa a quattro più puntellata anche con Fazio, Mazzocchi e forse PIrola anche perchè con ben 22 gol finora incassati è al primo posto delle difese più battute del campionato di serie A. Centrocampo a tre con Bohinen, Maggiore e Coulibaly con Dia e Candreva alle spalle della punta Ikuemesi.
In panchina si rivede dopo un bel po ‘ di tempo anche Simy, reintegrato al posto di Cabral infortunato. E che scalpita visto che vuole dare anche lui il suo apporto ad un reparto che finora ha segnato solo sei gol. Pochini davvero per una squadra come la Salernitana che vuole salvarsi e che spera anche nel nigeriano che possa finalmente sbloccarsi in zona gol ed essere un punto di forza per il futuro di questa squadra.