di Marco De Martino
Infortuni e squalifiche ma anche la volontà di non concedere punti di riferimento agli avversari: a Vercelli, in quello che si preannuncia forse lo scontro diretto più duro della serie, la Salernitana assumerà di nuovo le sembianze di camaleonte cambiando pelle. Tradotto, Menichini pensa ad un nuovo cambio di modulo per affrontare i bianchi piemontesi. Come accaduto nelle ultime uscite in trasferta, i granata torneranno con ogni probabilità al 5-3-2, o 3-5-2 dir si voglia. Alla base della decisione del trainer di Ponsacco, che comunque sarà testata a lungo in questa settimana di lavoro (oggi la ripresa, dalle 15.30, al Volpe a porte chiuse), l’assenza forzata di Moro per squalifica (ma probabilmente lo sarebbe stato comunque per l’infortunio alla schiena che lo assilla da tempo) e di Ceccarelli per infortunio, ma anche per la ritrovata disponibilità di Bernardini che ha scontato il turno di squalifica. Così Menichini ritroverà una batteria di centrali difensivi molto folta con Empereur, Bagadur (il quale dovrebbe esserci nonostante sia uscito malconcio dalla battaglia con il Latina), Bernardini, il ritrovato Schiavi e probabilmente anche Tuia. Un’abbondanza che mancherà a centrocampo dove, a parte l’assenza di Moro, potrebbero mancare l’acciaccato Bovo e probabilmente anche Pestrin, il quale rientrerà in gruppo ma che resterà ai margini fino a fine stagione. Di qui l’idea di Menichini di affrontare la Pro con tre centrali di ruolo, probabilmente Bagadur, Bernardini ed Empereur, due esterni, Colombo e uno tra Franco e Rossi, ed un centrocampo composto da Ronaldo come vertice basso e con Odjer e Zito in posizione d’interni. In avanti non si prescinderà dalla coppia Coda-Donnarumma, arrivata a 23 gol (13 per il cavese, 10 per il torrese). Una squadra compatta, da trasferta, che proverà a strappare almeno un pareggio sul campo dei piemontesi. Al vaglio di Menichini anche l’ipotesi della conferma del 4-4-2: in tal caso uscirebbe uno dei centrali per far posto a Gatto, con Zito più largo dalla parte opposta. Uscire indenni o magari addirittura con i tre punti dal “Piola” di Vercelli rappresenterebbe una importante iniezione di fiducia in vista del doppio turno casalingo contro Vicenza e Livorno. Un trittico di partite da cui la Salernitana dovrà uscire necessariamente con un bottino di 6-7 punti per cercare di ricongiungersi con il gruppone in lotta per evitare i play out. I granata hanno recuperato una posizione con la vittoria sul Latina, scavalcando il Livorno al terzultimo posto ed ora mirano a sorpassare almeno un altro paio di squadre per uscire dalle sabbie mobili. La prima compagine nel mirino è il Modena, in piena crisi nonostante l’avvento di Bergodi al posto di Crespo in panchina. I canarini, che saranno all’Arechi tra qualche settimana, hanno probabilmente il calendario più difficile dell’intero lotto e potrebbero essere risucchiati. I granata però dovranno cercare di fare la corsa anche sul Lanciano, rientrato in gioco ed in odore di penalizzazione, sul Vicenza, tra qualche giorno ospite a Salerno, e proprio sul Latina, che potrebbe innervosirsi dopo la rocambolesca sconfitta all’Arechi. Quelle che sembrano star meglio sembra essere l’Ascoli, che dovrà ospitare tra circa un mese proprio i granata. La salvezza resta comunque un obiettivo difficile da centrare, ma la vittoria sul Latina, ottenuta con tenacia e forza di volontà, potrebbe essere quella della svolta per la Salernitana.