Erika Noschese
Il materiale utilizzato per il ripascimento delle spiagge non risulta pienamente conforme a quanto previsto dal capitolato. È quanto emerso ieri durante la Commissione Urbanistica, presieduta da Mimmo De Maio, da cui si evidenzia un difetto nella catena di controllo. «Il nuovo ripascimento delle spiagge di Salerno rappresenta l’ennesimo fallimento di un’amministrazione che scambia il cemento per progresso e la ghiaia per mare. Ci avevano promesso un litorale rinato, ma ci ritroviamo con una distesa di pietrisco duro, incompatibile con qualsiasi idea di spiaggia. La sabbia è fredda, ostile, impossibile da attraversare a piedi nudi, da scavare, da vivere. Serve una trivella per piantare un ombrellone. Questa non è una spiaggia: è una distesa artificiale imposta, senza ascolto né rispetto per chi abita realmente Salerno», ha dichiarato il Movimento 5 Stelle Salerno, sottolineando anche la mancanza di collaudo. «L’amministrazione sostiene che, non essendo ancora completata l’intera opera, il collaudo possa attendere, e che l’apertura parziale non lo richieda. Tuttavia, è stata aperta al pubblico un’area balneare, pur sapendo che il materiale impiegato non era quello previsto dal contratto e senza averne certificato la qualità. È gravissimo». Come evidenziato dalla portavoce, avvocata Claudia Pecoraro, anche in sede di commissione: «Il collaudo di un’opera pubblica è lo strumento che ne certifica la conformità agli elaborati contrattuali e ne attesta la qualità sotto ogni profilo. Al momento, il materiale impiegato non è pienamente conforme: lo ha detto il Responsabile del Procedimento. In assenza di collaudo, non possiamo sapere se esso rispetti il principio di tutela della salute dei cittadini». I pentastellati hanno inoltre denunciato: «Hanno aperto senza collaudo, consapevoli della difformità del materiale, e senza alcuna verifica sulla sua salubrità, nonostante sia in diretto contatto con le persone. Si tratta di una responsabilità politica e amministrativa gravissima. Il mare non è uno sfondo da cartolina: è un diritto, è vita, salute, comunità. Serve un’altra idea di città. Una città che ascolti, che progetti insieme ai suoi cittadini, che rispetti la natura, la dignità e l’intelligenza di chi ci vive. Non accetteremo più che Salerno venga trattata come una vetrina vuota, mentre la qualità della vita di chi la abita si svuota giorno dopo giorno», hanno aggiunto.





