di Marco De Martino
BERGAMO – Sembrava la serata della svolta ed invece si è trattato solo dell’ennesima illusione. La Salernitana naufraga nei secondi 45’ a Bergamo incassando un pesantissimo e forse troppo severo poker dall’Atalanta. A nulla è servito il miglior primo tempo della stagione ed il vantaggio iniziale siglato da Pirola per portare a casa punti preziosi dal Gewiss Stadium. Nella ripresa la Dea si sveglia con i granata che, pur sfiorando due volte il gol del pari, ricascano negli errori e nelle amnesie che hanno caratterizzato finora la stagione. E pensare che il primo tempo della Salernitana è il migliore dell’intera stagione. Attenta a centrocampo, compatta in difesa e rapida nelle ripartenze offensive, i granata imbrigliano la Dea ed alla prima occasione colpiscono. Al 10’ una punizione dalla trequarti destra consente a Candreva di mettere un pallone delizioso in mezzo all’area atalantina che pesca l’accorrente Pirola, il quale sovrasta un De Roon poco attento e batte di testa un sorpreso Carnesecchi. E’ il vantaggio che non t’aspetti, che la Salernitana riesce a gestire grazie ad una prova attenta e senza quegli errori che spesso l’hanno condannata in questo campionato. Possesso palla sterile e collezione di corner per gli orobici che, a parte un paio di tentativi di Lookman e di Koopmeiners ben controllati da Costil, non riescono a sfondare. Si va al riposo con l’esiguo ma prezioso vantaggio in favore dei granata. Una pia illusione per la Salernitana che nei secondi 45’ viene bruscamente svegliata dall’Atalanta con due ceffoni. Nel giro di cinque minuti Muriel e Pasalic ribaltano il punteggio approfittando della prima sbandata della retroguardia granata. In mezzo ai due gol nerazzurri c’è l’occasione colossale per Boulaye Dia. Lanciato in corridoio da un ottimo Maggiore, il senegalese si fa rimontare da Scalvini che mura i due tentativi del bomber proprio davanti a Carnesecchi. Dal canto suo Inzaghi, dopo l’uno-due orobico, rompe gli indugi tentando il tutto per tutto con il’ingresso di Kastanos ed Ikwuemesi. E proprio i due neo-entrati confezionano l’azione che può valere il 2-2 ma il nigeriano riesce a sparare sul piede di un Carnesecchi proteso in uscita disperata. Poco dopo ancora il cipriota pesca Dia il quale colpisce l’ennesimo legno della stagione certificando definitivamente la totale assenza di fortuna per la Salernitana in questa stagione sempre più maledetta. Il finale fa poi ricascare i granata nella solita storia fatta di errori e di demotivazione che costa le altre due reti atalantine, a firma dei due attaccanti di scorta De Ketelaere e Miranchuk. Una punizione troppo severa per una Salernitana ordinata e compatta ma che alla prima raffica di vento è volata via come un fuscello. La salvezza è a quattro lunghezze ed i segnali positivi ci sono stati. L’impresa è ardua dopo l’ennesima scoppola ma la Salernitana può e deve crederci.