di Marco De Martino
SALERNO – Il Napoli punta decisamente su Galtier, la Salernitana continua il casting tra gli allenatori individuati da De Sanctis, Paulo Sousa in Portogallo aspetta e riflette. Giornata interlocutoria anche quella di ieri, una in meno alla deadline fissata dalla società granata nel contratto del tecnico portoghese con la famigerata clausola di recesso.
LA SITUAZIONE Ieri sera De Laurentiis avrebbe decisamente accelerato per l’ex allenatore di Lille e Psg Galtier, confermando la sensazione che quello con Paulo Sousa sia stato un colloquio esplorativo che potrebbe non aver un seguito. La situazione per l’allenatore iberico non cambia: la Salernitana cerca un sostituto nonostante il rinnovo biennale appena ratificato con una pec. Troppo scorretto il comportamento di Sousa per poter pensare di fare un passo indietro dimenticando tutto e ripartendo con lui. Anche perchè ieri un ulteriore tassello al mosaico è stato aggiunto, involontariamente, dalla stampa portoghese.
FRASI CHE CONFERMANO IL TRADIMENTO Un’intervista rilasciata da Paulo Sousa al portale portoghese Sol aveva scatenato i social circa il possibile ripensamento del tecnico, ma successivamente quando si è capito che le dichiarazioni erano antecedenti alla partenza per il Portogallo del tecnico, e dunque precedenti all’incontro con De Laurentiis, è aumentato il disappunto per il “tradimento” perpetrato in questi giorni convulsi: «Per ora -ha esordito Sousa- la mia idea è restare. Sto già lavorando per la prossima stagione, ho già presentato al direttore sportivo la tipologia di giocatori che ci servono per rafforzare la squadra, non vedo ragioni per cambiare il piano che stiamo costruendo. Sapete che per me -ha continuato il tecnico portoghese- la cosa più importante è presentarmi all’interno di un progetto con il quale posso non solo evolvere come allenatore ma anche contribuire alla valorizzazione dei giocatori ed alla crescita delle infrastrutture. C’è questa idea nella Salernitana perché -ha aggiunto Sousa- il presidente è disposto ad acquistare un terreno vicino al nostro campo di allenamento in modo da poter costruire una vera città dello sport con tutto ciò di cui i giocatori hanno bisogno», ha concluso il trainer lusitano.