di Marco De Martino
SALERNO. Alberto Bollini si prende la Salernitana. Dopo essere stato accostato allo scranno granata puntualmente da cinque anni a questa parte, ovvero da quando al timone del club c’è Claudio Lotito, il tecnico di Poggio Rusco ha finalmente celebrato il suo matrimonio con l’ippocampo. Dopo aver ratificato il divorzio con Beppe Sannino, la società di via Allende ieri sera ha concluso l’accordo con Bollini che sarà allenatore della Salernitana fino al prossimo 30 giugno. Questa mattina l’annuncio ufficiale, mentre questo pomeriggio Bollini dirigerà il suo primo allenamento, facendo la conoscenza con il gruppo che fino a martedì era di Sannino. Il direttore sportivo Angelo Fabiani aveva allacciato contatti anche con Gautieri e D’Aversa, non con Menichini. Il primo però era già in parola con il Trapani, mentre il profilo del secondo non ha convinto Lotito e Mezzaroma. Ci sarebbe stato anche un contatto prima con Gigi De Canio e poi con Angelo Gregucci: il primo avrebbe declinato perché attende una chiamata dalla massima serie, mentre il secondo è ancora sotto contratto con l’Inter dopo la brevissima esperienza da vice di Roberto Mancini. Alla fine però ha prevalso la volontà di Claudio Lotito, che ha affidato il timone della Salernitana al suo pupillo Alberto Bollini. Un allenatore che proprio grazie al patron della Lazio ha ottenuto i risultati più importanti della sua carriera. A livello giovanile infatti il neo tecnico granata vanta due titoli di campione d’Italia alla guida della Lazio (il primo dei quali però con Cragnotti presidente nel 2001), da cui ha lanciato tantissimi calciatori nel grande calcio. Bollini ha fatto bene anche alla guida di altre due Primavera di clubs prestigiosi come Sampdoria e Fiorentina. Davvero molto scarno, invece, il suo curriculum da allenatore di una prima squadra. Poggese, Massese (con cui ha vinto il campionato di Terza Categoria), Modena, Igea Virtus, Valenzana e Lecce le sue uniche e non proprio felici esperienze in panchina. Buona l’esperienza maturata da vice di Edy Reja prima alla Lazio nel 2014 e poi all’Atalanta nella passata stagione. Per allenare la Salernitana, però, Bollini dovrà tirar fuori gli artigli e quell’esperienza maturata dietro le quinte. E’ molto probabile che il tecnico faccia soprattutto da gestore del gruppo, letteralmente frantumato da Sannino, cercherà di aiutare a crescere i giovani presenti in rosa ed aggiungerà un pizzico di tattica assimiliata nella sua esperienza in serie A con l’Atalanta accanto ad Edy Reja. Proprio quest’ultimo, ancora molto legato a Claudio Lotito, unitamente al direttore sportivo della Lazio Ighli Tare, avrebbe consigliato al patron di puntare su Bollini, ormai ritenuto maturo per compiere il grande salto