Salernitana, dai un calcio alla crisi - Le Cronache Salernitana
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Salernitana, dai un calcio alla crisi

Salernitana, dai un calcio alla crisi

di Marco De Martino

SALERNO – Quello in programma questo pomeriggio, all’Arechi, rappresenterà l’esame finora più importante per la Salernitana di Giuseppe Raffaele. Reduce dal cappotto subito a Benevento e da una settimana in cui la società, col messaggio social dell’Ad Pagano e con la conferenza a sorpresa del ds Faggiano, ha provato a scuotere il gruppo e l’ambiente, la squadra granata si ritrova di fronte l’avversario più complicato da affrontare, il Trapani di Sasà Aronica. Con una classifica bugiarda in virtù dell’handicap di 8 punti (a cui dovrebbe aggiungersene un altro altrettanto pesante), i siciliani sono a tutti gli effetti una delle squadre più attrezzate del girone C. Le difficoltà societarie possono rappresentare un freno ma anche una motivazione in più per far bene al cospetto di una delle big del campionato. Dal canto suo la Salernitana non può permettersi ulteriori passi falsi per non perdere la scia di Catania e Benevento in questa fase conclusiva del girone d’andata. Arrivare alla sosta e, soprattutto, al mercato di gennaio agganciati alle prime in classifica dev’essere un obbligo per gli uomini di Raffaele, soprattutto in considerazione della netta frenata che ha fruttato la miseria di 6 punti nelle ultime cinque partite. Un calo di rendimento che, oltre a far perdere terreno in classifica, ha aperto le prime crepe in casa granata. Anemia offensiva, fragilità difensiva ma anche gli scivoloni di alcuni calciatori di primo piano ed alcune scelte discutibili di Raffaele sono tutti campanelli d’allarme che suonano da qualche settimana e che al Vigorito hanno aumentato i decibel in maniera esponenziale, facendo esplodere la prima vera crisi. Una crisi che va subito archiviata con una prova di forza oggi e nelle prossime due giornate, come ha chiesto con decisione lo stesso Faggiano. Per farlo mister Raffaele tornerà all’antico, accantonando esperimenti ed alchimie ed affidandosi al caro, vecchio 3-5-2. Una scelta dettata dal recupero fondamentale di Tascone ma anche dell’innesto di Longobardi che andrà così a colmare la voragine apertasi a destra dopo l’infortunio di Cabianca e la bocciatura di Quirini ed Ubani. Davanti verrà rispolverata, con ogni probabilità, la formula del doppio centravanti con Inglese che giocherà in coppia con Ferrari. Bobby English proverà mettere a tacere le prime voci di addio già a gennaio ed a spegnere le critiche interrompendo un digiuno che dura ormai da esattamente due mesi. Servono i gol ma serve anche attenzione in difesa, un reparto che sembrava sistemato ma che nel derby è tornato ad essere una groviera. C’è bisogno, insomma, della Salernitana di un paio di mesi fa. Quella vera.