
SALERNO – Non tanto per la classifica, quanto per la pochezza di idee e di coraggio. La Salernitana cade all’Arechi contro il Palermo restando al penultimo posto in classifica. Una dei peggiori primi tempi della stagione ha condannato la squadra di Breda ad una sconfitta meritata e che rende sempre più nero il cielo sull’Arechi. Nella prima frazione di gioco, la Salernitana si è praticamente consegnata al Palermo. Breda ha scelto di schierare Raimondo al fianco di Cerri per aumentare il peso offensivo ma il risultato è stato quello di avere due giocatori isolati dal resto della squadra. Anche perché i granata non sono stati efficaci nel pressing, lasciando praterie a centrocampo. Il Palermo ne ha approfittato ovviamente, grazie ad una superiore qualità tecnica indubbiamente ma anche con un atteggiamento giusto. I granata, in una partita chiave per la salvezza, sono entrati in campo con il fremo a mano tirato né Breda nel corso dei 45 minuti che hanno indirizzato la sfida ha provato a cambiare qualcosa, apportando qualche modifica o provando qualche accorgimento tattico. Inevitabile che con gli spazi e col possesso palla la squadra di Dionisi trovasse il gol, arrivato al 27’ dopo un paio di occasioni sprecate, grazie ad una prodezza di Brunori. Lo schiaffo subito non ha svegliato la squadra di Breda che ha continuato a rincorrere i rosanero senza mai riuscire a trovare un acuto né ovviamente a tirare in porta. Così al 40’ su assist di Brunori è arrivato anche il raddoppio della squadra ospite con Pohjanpalo, su assist di Brunori con una Salernitana spezzata in due. L’ingresso di Tongya, prima e poi quello di Verde e Stojanovic ha dato un minimo di vivacità in più mentre il Palermo ha sprecato per troppa sufficienza il gol del definitivo ko. La Salernitana è rimasta così, apparentemente in vita, ma nella prima parte di ripresa Audero, portiere del Palermo, ha continuato ad essere il più classico degli spettatori non paganti, complice la giornata no di Cerri, lasciato però in campo da Breda per l’intero match. Non ha avuto molti palloni ma quelli che ha avuto li ha sbagliati tutti. La manovra dei granata è stata troppo lenta, scolastica e soprattutto con ben poche idee. Troppo lenta per risalire il capo, troppo brutta per essere vera. Infatti, il primo tiro nello specchio della porta è arrivato a sette minuti dal termine con Audero che ha respinto la conclusione di Verde. Nel recupero Amatucci di testa ha reso meno amaro il pomeriggio Troppo poco davvero per salvarsi e non basta certo pensare ai risultati degli altri o al calendario. Serve qualcosa di diverso dal punto di vista tattico ma anche dal punto di vista dell’atteggiamento e dell’impegno.
SALERNITANA-PALERMO 1-2
SALERNITANA (3-5-2): Christensen; Bronn (23’ Ruggeri), Ferrari, Lochoshvili; Ghiglione (58’ Stojanovic), Zuccon (46’ Tongya), Amatucci, Soriano (74’ Reine-Adelaide), Corazza; Raimondo (58’ Verde), Cerri. A disposizione: Sepe, Hrustic, Njoh, Caligara, Wlodarczyk, Guasone, Girelli. All. Breda
PALERMO (3-4-1-2-1): Audero; Baniya, Magnani, Ceccaroni; Pierozzi (59’ Diakité), Gomes (67’ Ranocchia), Blin, Lund; Segre (81’ Vasic), Brunori (81’ Insigne); Pohjanpalo (67’ Le Douaron). A diposizione: Desplanches, Sirigu, Di Mariano, Nicolosi, Henry, Buttaro. All. Dionisio
ARBITRO: Arena di Torre del Greco (Vigile di Cosenza-Trasciatti di Foligno. IV Uomo: Caruso di Viterbo. VAR: Piccinini di Forlì. Assistente VAR: Gualtieri di Asti)
MARCATORI: 27’ Brunori, 40’ Pohjanpalo, 91’ Amatucci (S)
NOTE: Spettatori 15562 (quota abbonati 4563), 343 dei quali provenienti da Palermo. Ammoniti: Zuccon (S), Amatucci (S), Blin (P), Stojanovic (S). Calci d’angolo: 3-2 per la Salernitana (0-2 pt). Recupero 2’pt, 5’st.