Sabatini: «Ora ci giochiamo l’arma della disperazione» - Le Cronache
Salernitana

Sabatini: «Ora ci giochiamo l’arma della disperazione»

Sabatini: «Ora ci giochiamo l’arma della disperazione»

di Enzo Sica

SALERNO – Ci crede sempre Walter Sabatini che quel 7% di probabilità di salvezza della Salernitana possa essere una percentuale ancora valida. Certo le gare si assottigliano sempre più, non si migliora l’ultimo posto e dopo la debacle di Milano contro l’Inter qualche critica non gli ha certamente fatto piacere. «Si, soprattutto quelle ai calciatori, una bocciatura che è arrivata dopo alcune prestazioni buone e mi dispiace molto visto che sono scelte fatte da me. Con quella gara, mi riferisco all’Inter, che poteva avere un altro andamento se qualcosa fosse andato per il verso giusto anche se abbiamo incontrato l’Inter che secondo gli analisti ha giocato una gara eccellente. Ma, mi dispiace molto e sono sempre convinto che ci riprenderemo cancellando quella  brutta giornata» Magari fin dalla prossima partita, quella di sabato, contro il Sassuolo all’Arechi? «E’ una gara da autentico spareggio per noi. Il Sassuolo è una squadra pericolosa in trasferta, esprime il miglior calcio in serie A e coniuga tutto nello spazio dei novanta minuti con giocate eccellenti. Ho incontrato qualche giorno fa Dionisi, il tecnico emiliano ad una premiazione e gli ho detto che devono stare attenti alla nostra squadra. Noi rispetto a voi, gli ho detto, corriamo. E’ finita con una risata da parte di entrambi…» Ecco, direttore, ma come si fa a battere questo Sassuolo? «Con una prestazione sopra le righe, dovremo giocare l’arma della disperazione, mettere in campo cuore e volontà come lo chiede il nostro allenatore proprio perchè non possiamo più perdere terreno in questa rincorsa alla quartultima posizione che vorrà dire salvezza» Come mai i due attaccanti Mousset e MIkael finora hanno deluso le aspettative di quanti credevano nelle loro qualità e si aspettavano tanto da loro? «I due brasiliani hanno alternato cose buone ad altre meno. Mousset a Milano non mi è dispiaciuto mentre Mikael, del quale ho parlato proprio stamane con l’allenatore che lo vede bene sta riacquistando una buona forma ed è in grande crescita. Penso che saranno utili entrambi per il finale di campionato e sono anche un buon investimento per la Salernitana» Direttore Sabatini, sia sincero, qualche punto in più in classifica se lo aspettava magari proprio dalla gara contro il Bologna finita in parità? «Era una partita difficile quella contro i bolognesi. E lo si è visto in campo. Lo svantaggio emiliano ci poteva far perdere la  testa ma siamo stati compatti e consapevoli che prima o poi, come è avvenuto, potevano pareggiare e anche ribaltare il risultato anche se poi, purtroppo, non è successo. Ma la prestazione è stata eccellente» E’ demoralizzato per il cammino in campionato fini qui della Salernitana dal suo arrivo a gennaio con la nuova società? «Ma no, non demoralizzato ma magari deluso dalla delusione della gente. Che forse si aspettava di più. E devo dire che mi sento male proprio perchè speravo che le cose andassero in un altro verso. Ma il calcio, purtroppo, è questo» Anche i seimila tifosi granata sugli spalti del Meazza di Milano contro l’Inter hanno dato un altro grande segnale che la Salernitana malgrado l’ultimo posto porta tante persone in trasferta? «E’ stato davvero un grande spettacolo quello di Milano offerto dai tifosi della Salernitana venerdì scorso. Difficilmente nel corso della mia carriera mi è capitato di vedere un esodo così grande di tifosi in trasferta. E sono loro, questi eccezionali tifosi, la vera forza. Non devono mollare mai, stare vicino alla squadra e li ringrazio davvero perchè con la loro spinta e la loro passione saranno importanti nelle prossime decisive gare per la salvezza»