Sabatini, doppio ex: Salernitana si gioca tutto - Le Cronache Salernitana
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Sabatini, doppio ex: Salernitana si gioca tutto

Sabatini, doppio ex: Salernitana si gioca tutto

di Enzo Sica

SALERNO – Ultimo domicilio conosciuto è la Salernitana, società nella quale ha svolto le mansioni di direttore generale fino a giugno dello scorso anno. Ma il suo passato sportivo rimane un fiore all’occhiello che lo colloca tra i migliori direttori sportivi italiani degli ultimi anni, tra i più longevi visto che tra poco più di 34 giorni (2 maggio prossimo) taglierà il traguardo dei 70 anni. E’ un doppio ex, dunque, Walter Sabatini (nella foto US Salernitana 1919) visto che dal 2008 al 2010 è stato anche alle dipendenze della società rosanero e in occasione di questo Salernitana – Palermo tra poco più di 24 ore, gara che si presta a tante interpretazioni con i granata che sono nei bassifondi della classifica e i palermitani che sono ai limiti della zona play off e, dunque, qualche considerazione su questo incontro glielo abbiamo chiesto.
Direttore bonasera, come vede la gara tra granata e rosanero che arriva dopo la sosta del campionato cadetto?
“Be’ dico che hanno entrambe bisogno di punti come si vede dalla classifica. Palermo ha una grande piazza, obbiettivo obbligatorio per la società inglese che deve aggredire i play off. la Salernitana deve vincere per rimanere attaccata alla salvezza. Dico che questi due club che si giocano quasi tutto domenica”
Ma si aspettava questa situazione d classifica così negativa per la Salernitana?
“Francamente no anche se il campionato di serie b è una via crucis da una giornata all’altra. Difficile devo dire ma non mi aspettavo la Salernitana in basso. Il mio augurio è che si salvi direttamente, lo stesso dico per il Palermo per agganciare i play off. Voglio anche ribadire che i sei mesi del primo campionato di A sono stati per me eccezionali a Salerno con una partecipazione popolare che resterà sempre nel mio cuore”
Ora è difficile per Breda in queste ultime otto gare che restano, direttore?
“Per vincere si deve deve raggiungere un forte equilibrio ma anche la solidità difensiva va bene. Ho visto qualche partita della Salernitana con la squadra che almeno in due tre circostanze ha fatto bene raggiungendo il risultato. Breda è un ottimo allenatore che va sostenuto, ama la piazza e creerà i presupposti per andare bene e chiuderla come tutti i tifosi salernitani si aspettano”
Ci può dare anche una percentuale di salvezza?
“Guardi non ne do anche se ho fatto un mantra quel famoso 7 per cento che riuscii ad azzeccare anche alla luce del fatto che la mia esperienza nel calcio trentennale mi andò bene. Fui anche ma anche fortunato ma ripeto la gioia ma anche la tensione che ho ricevuto nei sei mesi a Salerno sono stati eccezionali”
Quando tornerà nel mondo del calcio?
“Non voglio fare previsioni ma spero prestissimo”
Ci tolga un’ultima curiosità: ma se lei avesse continuato dopo quella salvezza con questa società pensa che la salernitana poteva rimanere ancora in serie A per molri anni?
“Guardi le stagioni si vivono anno dopo anno. Diciamo che il secondo anno di massima serie la Salernitana con De Santis diesse si salvo centrando l’obiettivo dopo quel 7 per cento famoso. Devo dire che nella mia mente c’era un progetto, una idea di calcio che avrei potuto continuare con la Salernitana portando avanti un progetto che mi inorgogliva in una grande piazza educata e eccezionale come Salerno anche con un sostegno popolare interessante. Aggiungo che il discorso tecnico puntando soprattutto sui giovani poteva essere una scommessa ma si sa che i giovani sono e resteranno il futuro del calcio. Tutto ciò non è avvenuto, quel ciclo non è stato costruito ma ora l’importante è solo pensare a salvarsi”, ha concluso Sabatini.

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