«Non mi sento molto bene. Mi sa che quest’anno il Capodanno ve lo fate da soli». Così Vincenzo De Luca – nel corso della conferenza stampa di ieri mattina- preannuncia un suo possibile forfait la sera del 31 dicembre in piazza Amendola. Una serata particolare, quella di martedì prossimo, ad alto rischio inciviltà e incidenti. De Luca, infatti, si raccomanda: «Evitate atti irresponsabili: non esagerate con l’alcool, non lanciate né bottiglie, né petardi. Pensate solo a divertirvi». Sul pericolo incidenti e sugli atti vandalici dei giorni scorsi si è soffermato il consigliere comunale d’opposizione Antonio Cammarota. “I gravi fatti dello scorso anno, con la città ostaggio dei teppisti, e Piazza Flavio Gioia, cuore e salotto della città, campo di battaglia con lancio di bottiglie e di petardi, furono denunciati quale grave omissione dell’amministrazione comunale di Salerno, che colpevolmente non aveva provveduto a nulla nonostante le avvisaglie della vigilia di Natale. Sarebbe ancor più grave se quest’anno la storia si ripetesse”. Cammarota torna su quanto accaduto alla vigilia di Natale con l’indecoroso spettacolo di Piazza Flavio Gioia. “Già questa vigilia di Natale qualcosa ha stonato, assorbita però dalla religiosità e dalla cena “in casa”. Ma a Capodanno no. E torna la paura, come lo scorso anno, di essere prigionieri e di non poter vivere con le proprie famiglie la propria città. Basta, come bastava, poco; e pertanto lo ripetiamo, denunciando il ritardo e l’indifferenza, esattamente come un anno fa denunciammo il ritardo e l’indifferenza”. Alcol da bandire dopo un certo orario questa la soluzione proposta dall’avvocato Cammarota. Vietare la vendita di alcolici dopo le 12; vietare l’asporto di bottiglie e bicchieri di vetro; istallare telecamere a circuito chiuso con ampi cartelli indicatori e, quindi, dissuasori; creare un evento per i giovani sul lungomare o su aree limitrofe –Ligea, ex cementificio, Arechi-; imporre una visibile e significativa presenza di Forze dell’Ordine e Vigili Urbani, invece lo scorso anno assenti e mai intervenuti. Proceda, dunque, l’amministrazione e la sua maggioranza di consiglieri e di presidenti di commissione, invece di predicare bene sulla stampa e razzolare male nelle decisioni. Un conto è la gioiosa confusione della festa e l’ebbrezza della città dannunziana, altro invece la città dei cafoni, dei teppisti e dell’indifferenza. Che non ci appartiene”. Su un aspetto maggioranza e opposizione sembrano convergere. Bisognerà verificare se dalle parole si riuscirà a passare ai fatti e a ridurre al minimo atti vandalici e follia collettiva.
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