S. Matteo tra due fuochi. L'Alzata del Panno - Le Cronache
Cronaca

S. Matteo tra due fuochi. L’Alzata del Panno

S. Matteo tra due fuochi. L’Alzata del Panno

Monica De Santis

W S. Matteo. Si è conclusa con questa scritta che si è accesa di rosso grazie a fuochi d’artificio e a cinque minuti di spettacolo pirotecnico dal tetto della Cattedrale, l’alzata del Panno di San Matteo, che segna l’inizio del mese di preghiera e festeggiamenti in onore del Santo Patrono e che si concluderanno, come di consuetudine, il 21 settembre con la processione dell’Apostolo ed Evangelista e degli altri Santi, per le principali vie del centro cittadino. La giornata dedicata all’alzata del panno ha avuto inizio alle ore 19, quando nella Cripta della Cattedrale, dove si trovano le spoglie dei Martiri Salernitani, Ante, Gaio e Fortunato e la reliquia di San Matteo, don Michele Pecoraro, ha officiato la Santa Messa, alla presenza di tutti i portatori dei sei Santi, del vice sindaco Eva Avossa, dei consiglieri Roberto Celano e Donato Pessolano e numerosissimi cittadini. Nel corso dell’omelia don Michele ha ricordato la figura di San Matteo e l’incontro che questi fece con Gesù. Ha parlato della figura di San Matteo, prima come esattore delle tasse e poi come discepolo di Cristo…. “Sto pregando, in questi giorni, – ha detto Don Michele – San Matteo affinché conservi la città di Salerno nell’unità dell’anima e dello spirito. Tra Salerno e San Matteo c’è un rapporto d’amore viscerale, ma è un rapporto che non è sempre è fondato sulla fede, bensì sulla tradizione. Ecco dobbiamo imparare a capire che se non si segue la fede, se non si segue la parola di Gesù questo rapporto è destinato a finire”. Al termine della Santa Messa, la breve processione che ha visto il parroco della Cattedrale salernitana scortato dai portatori di San Giuseppe, San Gregorio, Sant’Ante, San Gaio e San Fortunato portare dalla Cripta al quadriportico del Duomo il “Braccio di San Matteo” che custodisce le reliquie del Santo, dietro di lui i portatori di San Matteo con il panno che raffigura l’immagine dell’apostolo con in braccio un angelo mentre benedice la città di Salerno. A chiudere la processione la banda Musikè di Pellezzano diretta dal professor Giuseppe Genovese. L’ingresso nel quadriportico della Cattedrale del “Braccio” e del “Panno” sono stati accolti da un lungo e intenso applauso, poi il rito dell’alzata del panno da parte dei portatori della paranza di San Matteo, a seguire un nuovo saluto alla cittadinanza da parte di Don Michele Pecoraro, la lettura del Vangelo ed ancora la benedizione mediate l’incenso del “Braccio” e del “Panno” da parte dell’Arcivescovo Metropolita della Diocesi di Salerno, Campagna e Acerno, il quale subito dopo ha rivolto il suo personale saluto alle autorità, alla cittadinanza e ai portatori. L’Arcivescovo ha concluso il suo intervento ricordando anche alcuni degli appuntamenti legati a questo mese di preghiera e festeggiamenti in onore di San Matteo. Appuntamenti che si terranno in diverse parrocchie della città da Mariconda a Pastena, da Ogliara a Torrione. Primo fra tutti però l’appuntamento alle ore 18 il giorno 30 agosto con la Santa Messa in Cripta in onore dei tre Santi Martiri Salernitani Ante, Gaio e Fortunato. Il finale, come detto, tra gli applausi, è stato tutto pirotecnico.