
di Arturo Calabrese
Da poco più di una settimana, Bruno Tierno è sindaco del piccolo comune di Sant’Angelo a Fasanella ed è il primo cittadino più giovane della provincia. Classe 2000, non ha ancora compiuto 25 anni e ha già raggiunto un ruolo molto importante per la comunità. Idee chiare le sue: “lavorare su quello che abbiamo e cioè sulle eccellenze ambientali, sulla storia, sulle tradizioni, sull’enogastronomia”. Una sfida non facile ma che l’amministratore non ha paura di vincere.
Cosa l’ha spinta a candidarsi?
“La mia candidatura alla carica di sindaco nasce da un senso di responsabilità che è cresciuto gradualmente in me. È cresciuto “gradualmente” perché, negli ultimi 5 anni, svolgendo il ruolo di consigliere comunale di minoranza, ho potuto osservare da molto vicino le difficoltà del mio borgo e i ripetuti errori di un sistema politico che faticavo ad accettare. È così che ho maturato, responsabilmente e gradualmente, la decisione di impegnarmi pienamente nella politica di Sant’Angelo, per dare il mio contributo concreto e quotidiano”.
Sant’Angelo a Fasanella è tra i comuni più piccoli della provincia per popolazione: cosa vuol dire in ottica futura?
“Molti paesi delle aree interne si trovano in questa condizione, ed è così che nasce il concetto di “piccolo comune”, cioè di un comune con pochi, talvolta pochissimi, abitanti. Un fenomeno, questo, che è ovviamente complicato dallo spopolamento. Siamo pochi e, inoltre, tendiamo a diminuire sempre di più, perché i giovani vanno via. In ottica futura l’impegno degli amministratori dei piccoli comuni deve essere quello di frenare questa tendenza, sia attraverso un ripopolamento di qualità, e non di quantità, sia attraverso la restanza, che consiste, per noi, nel garantire i servizi essenziali e nel creare circuiti lavorativi in loco”.
La campagna elettorale ha fatto diventare famoso il suo comune per una lunga serie di liste farlocche…
“Il fenomeno delle liste farlocche è stato largamente attenzionato, ma anche frainteso. È stato frainteso perché si presenta come un “fenomeno nel fenomeno”, e non tutti lo hanno capito. Infatti, mentre molte liste erano fittizie a tutti gli effetti, in quanto presentate esclusivamente per beneficiare dei vantaggi che la candidatura porta con sé per talune categorie di lavoratori, qualche altra lista, invece, era “politica” a tutti gli effetti, ma scollegata dal territorio, in quanto composta da candidati che non avevano alcun tipo di legame con il nostro paese”.
Quali saranno le sue prime azioni amministrative?
“Dopo una settimana di amministrazione posso dire con estrema sicurezza che l’approccio della mia squadra è stato altamente positivo. Questo perché siamo riusciti a fotografare la situazione amministrativa e finanziaria del nostro ente, e siamo poi riusciti ad ideare una strategia di lavoro a lunga scadenza. Stiamo anzitutto lavorando per recuperare il decoro urbano del nostro paese, con interventi di pulizia radicati e minuziosi. Stiamo pianificando l’azione finanziaria, per reagire al dissesto economico. Ma soprattutto stiamo programmando l’imminente stagione estiva, puntando sulle nostre attrazioni turistiche, quindi su itinerari turistici, workshop e percorsi enograstronomici.
Non bisogna dimenticare che il nostro borgo, benché in profonda crisi politica ed economica, gode di attrazioni uniche, ovvero l’Antece e la Grotta di San Michele Arcangelo, due geni che contribuiscono a rendere Patrimonio Unesco il Parco Nazionale del Cilento, Alburni e Vallo di Diano”.
Aree interne, mancano i servizi: cosa fare?
“L’unica strada percorribile con imminenze è quella di fare rete tra comuni, associarsi per rafforzarsi e per condividere i servizi essenziali”.