Ruggi: Operazione robotica salva il rene di una giovane donna - Le Cronache Attualità

Un caso di rara complessità è stato brillantemente risolto dall’equipe medica guidata dal Professore Paolo Verze, Responsabile della UOC Clinica Urologica dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di  Salerno. La protagonista è una giovane donna di 25 anni, giunta dall’Ospedale di Sarno con un sanguinamento urinario causato da tre tumori renali.

Dopo un’attenta analisi del caso, il Professore Verze e il suo team hanno diagnosticato una condizione genetica rara, la Sclerosi Tuberosa, una sindrome che predispone allo sviluppo di neoplasie multiple, oltre a manifestazioni neurologiche e cutanee.

“Era anomalo che una ragazza così giovane avesse tre tumori contemporaneamente”, ha dichiarato il Professore, evidenziando l’importanza della diagnosi precoce nella gestione di patologie complesse.

INTERVENTO ROBOTICO ALL’AVANGUARDIA

Per salvaguardare la funzionalità renale e preservare l’organo, la giovane paziente è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico robotico. L’operazione, eseguita con successo, ha consentito l’enucleazione dei due tumori più grandi, mentre il terzo, più piccolo, è stato lasciato in sede per una sorveglianza programmata. L’intervento è stato realizzato grazie al supporto dei dottori Gianmarco Silvestre e Ciro Barba, con la collaborazione del Reparto di Anestesia diretto dal dottor Renato Gammaldi, affiancato dalla dottoressa Antonella Langone e da un’equipe infermieristica altamente qualificata.

L’approccio robotico ha permesso di evitare il clampaggio dell’arteria renale, riducendo al minimo il rischio di compromissione funzionale del rene. “In altri centri era stata suggerita la rimozione totale dell’organo, ma siamo riusciti a preservarlo integralmente,” ha spiegato il Professore Verze. Il successo dell’intervento rappresenta un risultato di eccellenza, reso possibile anche grazie al costante supporto della Direzione Strategica del Ruggi, che garantisce l’utilizzo di tecnologie avanzate.

RITORNO ALLA NORMALITÀ

Dopo soli tre giorni di degenza, la paziente è stata dimessa con una funzionalità renale perfetta. Dovrà sottoporsi a controlli periodici, ma potrà condurre una vita normale. Questo intervento non solo sottolinea le straordinarie competenze dell’equipe medica del Ruggi ma conferma la struttura salernitana come un punto di riferimento nell’utilizzo di tecniche innovative per la cura di patologie complesse, offrendo speranza e qualità di vita ai pazienti.

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