Per il Ruggi le brutte notizie sono il pane quotidiano.Mentre ad ore dovrebbe essere nota la relazione degli ispettori inviati dal Ministro della Sanità, dopo le continue denunce del senatore Iannone, sui casi più ecalatnti di morti sospette, un altro episodio rischia di aprire un’altra ferita nella sanità pubblica salernitana. Un Ruggi che tra l’altro sta vivendo un autentico svuotamento di eccellenze, che non riesce a risolvere la questione del primario di ginecologia, anche dopo le dimissioni del primario Franco Marino. Un altro decesso su cui la magistratura sarà chiamata a fare chiarezza riguarda un uomo di oltre 60 anni, deceduto dopo un intervento dell’euqipe del primario Coscioni, in cardiochirurgia d’urgenza. L’uomo era stato operato proprio dalla stessa equipe qualche mese fa, sembrava che le cose procedessero bene quando l’altra notte è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso del Ruggi.
Dopo i primi accertamenti gli è stato diagnosticato un versamento pericardico, una condizione caratterizzata da un eccessivo aumento del liquido pericardico, in alcuni casi tale da interferire con la necessaria espansione del cuore. La sintomatologia associata a versamento pericardico prevede dolore toracico, mancanza di respiro e battito cardiaco accelerato. I medici del reparto di Coscioni hanno deciso per l’intervento chirurgico ma ci sono state delle complicanze, pare, ma questo lo dovrà accertare la magistratura, alla tecnica utilizzata. Magistratura che dovrà anche verificare se lo stesso intervento si era reso necessario o si doveva attendere.
In ogni caso lo stesso Coscioni giunto successivamente, pare che nulla abbia potuto. Tutti interrogativi che gli stessi magistrati saranni chiamati a dare una risposta appena sarà formalizzata la denuncia dei parenti dell’uomo.