Roccadaspide, ospedale: mancano operatori - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

Quella della carenza di personale medico negli ospedali della regione Campania, ma in generale in quelli del Meridione, è ormai atavica. Mancano medici, infermieri, specialisti e tutte le figure necessarie per la conduzione di un nosocomio che possa offrire i dovuti servizi.

Tra i tanti ospedali salernitani, problemi si registrano anche a Roccadaspide. Denuncia, questa, che viene raccolta anche dalla sigla sindacale Cisl Fp guidata da Alfonso Della Porta che ha inviato una nota al direttore generale dell’Asl e al direttore sanitaria del Dea Eboli/Battipaglia/Roccadaspide.

La difficoltà maggiore si registra al reparto di Cardiologia, dove il personale medico è in numero esiguo. Criticità questa – dichiara – che si riversa sul bacino di utenza che gravita nel comprensorio della Valle del Calore. Preoccupa e arreca non pochi disagi ai pazienti la sospensione, seppur momentanea, dell’Ambulatorio di Cardiologia.

La difficoltà – continua Della Porta – in cui è piombato il reparto e l’ambulatorio di Cardiologia, legato alla carenza di medici, è allo stesso tempo grave e insostenibile. È bene segnalare che da tempo la cardiologia Unità Terapia Intensiva Cardiologica, lavora con grande difficoltà e solo grazie allo spirito di abnegazione e dedizione dei medici presenti che continuano a garantire con turni estenuanti il servizio affinché non sia interrotto con ricadute significative sui pazienti. Reparto in affanno e con soli tre medici in servizio anche per l’anestesia e rianimazione, situazione che appare palese non riesce a coprire la normale turnistica.

La carenza di personale medico – sottolinea il dirigente – nei due reparti dell’ospedale è enorme ed ha raggiunto livelli insostenibili, si ravvisa ed è sotto gli occhi di tutti la necessità di potenziare il personale medico e sanitario del presidio ospedaliero di Roccadaspide e se proprio la si vuole dire tutta, ormai siamo all’epilogo di una poca attenzione che si perpetua ormai da troppo tempo. Nel contesto attuale l’attività del laboratorio analisi è assicurata da soli quattro tecnici di laboratorio biomedico, i quali con estrema difficoltà fanno fronte alle tante prestazioni accumulando considerevoli ore di straordinario con ricadute sul loro benessere psico-fisico.

Non di poco conto, ricordiamo la chiusura del reparto di lungodegenza per il quale sollecitiamo la riapertura».

«La sanità nelle aree interne è totalmente allo sbando – dice il locale coordinamento di Roccadaspide di Fratelli d’Italia – già l’atto aziendale di pochi mesi fa aveva sancito un grave depotenziamento del nosocomio rocchese come detto in diverse occasioni. Reparti di Chirurgia e Rianimazione privati in modo forsennato dei posti letto per ricoveri ordinari, ortopedia chiusa, terapia intensiva cardiologica chiusa, posti letto ridotti, ospedale di comunità privo di protocolli interni nella stessa ASL per l’emergenza».

Una situazione che trova riscontro anche in altre realtà locali sanitarie: si sta dibattendo molto, ad esempio, sulla questione dei punti nascita a Sapri, Polla e Vallo della Lucania. reparti che rischiano la chiusura dopo che la Regione per anni ha chiesto proroghe senza intervenire nel merito della questione e risolvere il problema.

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