di Arturo Calabrese
I soldi pubblici possono essere spesi in numerosi modi. Affiggendo dei manifesti con il simbolo dell’Ente, ad esempio, si effettuano comunicazioni utili per la popolazione che possono variare in una moltitudine di argomenti.
A Roccadaspide, dove sono ormai note le numerosissime eccellenze, succede di più: l’amministrazione comunale utilizza soldi dei cittadini, manifesti e simbolo del comune per attaccare un singolo cittadino, rappresentante del locale circolo di Fratelli d’Italia.
La sua colpa? Quella di aver dato notizia, con felicità, dell’avvenuto finanziamento da parte del governo per la riqualificazione di alcune strutture storiche del comune. L’ente, guidato dal sindaco Gabriele Iuliano e dal vice Girolamo Auricchio, al lettore scegliere l’ordine, nel lungo scritto rivendica la paternità del progetto e del finanziamento che è stato reso possibile grazie all’impegno profuso dal presidente del consiglio Vito Brenca.
Oltre a ciò, si leggono diverse e forti parole rivolte al giovane attivista. “Campagna pubblicitaria penosa e surreale”, “personaggetti”, “megalomania”, “superbia”, “tracotanza”, “vanagloria”, “distorsione delle realtà” ed altro ancora. Insomma, una caduta di stile dell’amministrazione comunale tutta. Su questo aspetto, però, c’è da capire: anche la minoranza partecipa a questa invettiva? Stando al Tuel, l’amministrazione è composta dall’intero consiglio e quindi anche dalle opposizioni.
Se così non dovesse essere, sarebbe d’uopo una presa di posizione diversa, essendo chiamati anche loro in causa. A margine, tanti commenti si sono riversati sui social in seguito all’articolo pubblicato ieri. C’è chi ha accusato questo giornale di scrivere menzogne, in particolare dalle parti di strette parentele di un ex consigliero oggi promessa assessore. È tutto documentato, come sempre.
Nei prossimi giorni, si approfondirà ancher questo ennesimo elemento della gestione dei fondi pubblici a Roccadaspide.