Rinvii a giudizio per l'Agropoli Cilento Servizi - Le Cronache
Agropoli Provincia

Rinvii a giudizio per l’Agropoli Cilento Servizi

Rinvii a giudizio per l’Agropoli Cilento Servizi

Si abbatte con forza su Agropoli e sull’attuale amministrazione la decisione dei giudici sul caso dell’Agropoli Cilento Servizi.

C’è stato, infatti, il rinvio a giudizi per i dirigenti della partecipata, per un ex dirigente e per l’assessore al bilancio dell’allora amministrazione guidata da Franco Alfieri. Andranno a processo, dunque, Domenico “Mimmo” Gorga, oggi presidente dell’Agropoli, Fabio Serafini e Giuseppe Capozzolo, rispettivamente ex ed attuale direttore, ed infine l’ex primo cittadino Adamo Coppola. Quest’ultimo è stato coinvolto in un solo episodio relativo al reato di falsità ideologica mentre ben più gravi sono le accuse per gli altri tre imputati.

“Immaginavo che questa vicenda sarebbe arrivata in aula per l’inizio del processo, non fosse altro per il fatto che fa notizia – la sua reazione – avrò modo di dimostrare nelle sedi competenti l’insussistenza delle accuse. Sono molto sereno mi dispiace perché probabilmente, come da prassi in questi casi, sarà avviato un processo mediatico, che non sarà bello da vivere, un’altra prova che mi renderà più forte”.

Per il presidente Domenico “Mimmo” Gorga, famoso ad Agropoli per le sue velleità tennistiche e finito agli onori della cronaca perché, in piena emergenza covid e mentre ad Agropoli si registrava la prima vittima, si dilettava a giocare con un rotolo di carta igienica negli uffici del comune, e i due direttori, passato e presente, l’accusa è peculato e falsità ideologica. Nello specifico, come scriveva il pubblico ministero Vincenzo Palumbo, gli accusati “avendo la disponibilità del denaro gestito dall’Agropoli Cilento Servizi, si appropriavano della somma di euro 1.080,15 distraendola per finalità non istituzionali; in particolare disponevano il pagamento di fatture relative al rifornimento di carburante per veicoli non appartenenti all’Agropoli Cilento Servizi”.

Nel mirino della Procura anche il pagamento di circa 1700 euro per una fattura relativa ad una cena avvenuta presso un ristorante della zona (una cena sociale) e ulteriori risorse utilizzate per l’acquisto di panettoni “distraendole – stando al Pm – per finalità non istituzionali». Il Pm Palumbo poi, ha puntato i riflettori anche sul rapporto tra l’Agropoli Cilento Servizi ed una cooperativa alla quale nel 2016 sarebbero stati affidati lavori che non sarebbero stati verificati e sarebbero avvenuti «in assenza di qualsivoglia atto di affidamento del servizio”.

Ipotesi di reato anche per il versamento di una somma di 4000 euro in favore di una società per il servizio di manutenzione e livellamento spiagge. L’affidamento si sarebbe rivelato «fittizio, atteso che l’oggetto sociale della società era quello di commercio all’ingrosso e al dettaglio di autovetture e di autoveicoli leggeri ed in mancanza di qualsivoglia attestazione di esecuzione o controllo sui lavori eseguiti». L’attuale sindaco Roberto Antonio Mutalipassi, tra le altre cose, poco dopo il suo insediamento ha ricevuto le dimissioni da presidente della partecipata di Domenico “Mimmo” Gorga, incarico che poi gli è stato subito restituito nonostante le già gravi accuse. Ora, seppur “Mimmo” Gorga e gli altri siano innocenti fino a prova contraria, potrebbero arrivare le nuove dimissioni dai vari incarichi pubblici, certamente in attesa della conclusione dei processi nei quali saranno chiamati a dimostrare la propria innocenza.