di Monica De Santis
Ancora nell’occhio del ciclone l’ospedale di Sarno e la sua gestione, considerata un flop dal Segretario Provinciale CISL FP Alfonso Della Porta, che attraverso una nota paragona il nosocomio sarnese al pari del Cardarelli di Napoli, solo una piccola differenza, le barelle non stazionano nel pronto soccorso. “Per non farle vedere le portano sopra nei reparti. Dopo la riunione flop tra Direzione Aziendale di Sarno presieduta dal Direttor sanitario dr. Rocco Calabrese e i Responsabili delle Unità Operative, spuntano i ricoveri nei corridoi. – dichiara il Segretario Provinciale CISL FP Alfonso Della Porta – Sempre più incerto il futuro dell’ospedale di Sarno. Difatti sembrerebbe che a seguito della riunione siano comparse barelle nei reparti, come ad esempio nell’Unità Coronarica, situazione non tollerabile in quanto è palese che la gestione ordinaria continua a sottovalutare il fabbisogno assistenziale con i conseguenti rischi professionali derivanti da questi comportamenti, come eventuali cadute dei pazienti, assenza totale di privacy in quanto è difficile garantire un’adeguata assistenza a partire dalla semplice igiene fino alle manovre di emergenza, anche perché il numero degli operatori soprattutto infermieri ed operatori socio sanitari deve essere distribuito su un maggior numero di ricoverati nonostante gli organici siano sottostimati e carenti. I diritti del malato vanno tutelati”, conclude ancora il Segretario Provinciale CISL FP Alfonso Della Porta. “Siamo all’ennesima follia. Tra barelle nei corridoi, demansionamento cronico e dequalificazione quotidiana del personale infermieristico e di tutti i professionisti sanitari e socio assistenziali, causato dalla mancata copertura ordinari, situazione resa ancora più grave per sostituire le assenze derivanti da malattie e ferie da parte degli operatori in uno ad una organizzazione carente, stanno comportando rischi esagerati per pazienti ed addetti” è invece il pensiero del Coordinatore CISL FP dell’Area Centro Nord Andrea Pastore. Tale situazione non è più tollerabile, la professionalità degli operatori del Presidio va assolutamente tutelata e riportata ai livelli minimi di dignità”. Insomma da parte dei sindacalisti si chiede una riorganizzazione serie della struttura sanitaria, anche per tutelare il lavoro degi operatori sanitari che purtroppo si ritrovano a lavorare sempre più spesso in condizioni non ottimali “Occorre riorganizzare i servizi – incalza il Segretario Provinciale Alfonso Della Porta – che conclude: Le colpe? Sempre di qualcun altro. Per i direttori di presidio la colpa è del direttore generale che indica la Regione che indica il Governo, fatto sta che a pagarne le conseguenze sono operatori e cittadini”.