Andrea Pellegrino
Nuovo altolà dei revisori dei conti sul bilancio di Salerno. Questa volta le osservazioni arrivano sull’assesta- mento di bilancio e salvaguardia degli equilibri di bilancio, che andranno all’esame dell’aula consiliare il prossimo 27 luglio. Al centro delle preoccupazioni dei revisori, ancora una volta, l’ammontare dei residui attivi da riscuotere, nonché un controllo sui presupposti giuridici sul mantenimento in bilancio delle somme non riscosse dal ruolo Equilitalia, relative al periodo che va dal 2000 al 2010. Un invito che il collegio dei revisori aveva ri- volto all’amministrazione comunale già a seguito del riaccertamento ordinario dei residui dell’anno 2016 e che ora ribadisce: «Anche in sede di riequilibrio e di assestamento generale di bilancio il collegio invita a metter in atto quanto necessario per ridurre l’ammontare di tali crediti nell’intendo anche di migliorare la situazione di cassa dell’Ente». Ma ancora i revisori tornano sul patrimonio. «Occorre – scrivono nel parere – procedere ad una inventariazione puntuale dei beni dell’Ente ed in modo particolare i beni del patrimonio disponibile». Inventario, secondo il collegio, «non più rinvia- bile e ciò sia per la previsione normativa sia anche per la necessità di migliorare i proventi da beni patri- moniali dell’Ente, sia ancora per la necessità di elaborare un bilancio meno opinabile possibile». Dunque, i tre revisori (Marotta, Bergamasco e Mosca) invitano, il Consiglio comunale a «monitorare periodicamente lo stato del contenzioso in atto, i residui attivi presso equitalia», e l’Ente – tramite i responsabili, «a monito- rare periodicamente l’andamento dell’entrate in conto competenza ed in conto residui anche al fine del miglioramento dell’equilibrio nella gestione di cassa».