di Andrea Pellegrino
Tutti in campo. De Luca prepara la maxi coalizione abbracciando anche il centrodestra, con la sola incognita Ncd. Tra Partito democratico e le civiche collegate, Vincenzo De Luca vorrebbe tutta la sua ex squadra di giunta in campo. Una decisione che lascerebbe l’amaro in bocca a chi già si vedeva il favorito e l’uomo su cui puntare. La nuova formula prevederebbe, invece, la candidatura di quasi tutti gli assessori, sparsi nelle varie liste. E se si considera che con molta probabilità il posto (salernitano) del Pd toccherà a Nello Fiore, sponsorizzato da Fulvio Bonavitacola, per Mimmo De Maio, Luca Cascone e Franco Picarone non resteranno che le civiche, ed in particolare l’ormai consolidata “Campania Libera” e la nascente “De Luca presidente”. E non si esclude che via via possa nascere anche una terza – esclusa quella destinata al centrodestra – dal nome “Progressisti per la Campania”. Per i transfughi della destra, infatti, pare ci stia pensando direttamente il senatore Vincenzo D’Anna che avrebbe in mente la sua “Patto per la Campania”. A Salerno a guidare le trattative sarebbe la senatrice Eva Longo (fittiana) che potrebbe piazzare in lista l’ex consigliere regionale Salvatore Gagliano, forzista pentito. Quanto a Carlo Aveta la campagna elettorale pro De Luca sarebbe partita già da tempo. E Storace avrebbe preso già le dovute distanze. «Chi si azzarda a mettere La Destra in relazione a Vincenzo De Luca rischia querele per danni. Carlo Aveta è un presunto idealista, che, come diceva Almirante, è colui che ha l’idea fissa per la lista. E che da oggi non ha più alcun titolo a parlare a nome del nostro movimento politico». Comunque Aveta avrebbe già il suo posto prenotato in una delle liste deluchiane. Poi ci sarebbe il problema Udc, ma questo dipenderà da cosa farà «Area Popolare» a livello nazionale. Se non ci dovesse essere accordo con il centrosinistra, l’area di Cobellis andrebbe dritta verso Vincenzo De Luca, ribadendo, così, il patto salernitano col Pd. Per l’uscente Enrico Coscioni non ci sarebbero problemi per la riconferma in Campania Libera che potrebbe, inoltre, vedere la presenza di Anna Ferrazzano, un tempo leader salernitano del Popolo della Libertà, oggi deluchiana di ferro. In questa formazione potrebbe scendere in campo anche il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, qualora il codice etico del Pd (è rinviato a giudizio per corruzione) gli sbarrasse la strada per la candidatura nella lista ufficiale democrat. Certa, invece, la candidatura nel Pd, di Tommaso Amabile, attuale sindaco di Fisciano, sponsorizzato dal deputato Tino Iannuzzi. E nel mentre traballa quella dell’uscente Donato Pica (che ha sostenuto Andrea Cozzolino alle primarie), resta confermata quella di Anna Petrone. Quanto alle donne, in pole c’è Teresa Vastola mentre De Luca potrebbe puntare su Mena Arcieri. Restano in corsa il sindaco di Giffoni Valle Piana Paolo Russomando e Federico Conte. Ancora in attesa di una conferma ufficiale anche Carmen Guarino che potrebbe trovare posto anche nella lista che sarà composta da Andrea Cozzolino. Con De Luca inoltre tornerebbero in campo anche i Radicali. Donato Salzano, referente salernitano, ha annunciato il via libera di Marco Pannella a liste pro Vincenzo De Luca. Così la coalizione capeggiata dall’ex sindaco di Salerno si potrebbe arricchire anche del simbolo di Emma Bonino. Naturalmente in campo la lista del Psi che vedrebbe all’interno l’ex assessore Enzo Maraio, Pasquale Mucciolo (figlio dell’attuale consigliere Gennaro) e l’ex sindaco di Bracigliano Gianni Iuliano. A quanto pare i socialisti potrebbero accogliere anche l’attuale consigliere regionale Dario Barbirotti. Da risolvere il nodo Sel. Seppur dopo l’appello di De Luca, il coordinatore regionale Vozza ha lasciato una porta aperta. «Nino Daniele per me resta un nome sui cui lavorare pienamente», ma dice: «se il Pd intende riaprire una discussione valuteremo cosa proporranno ma in questo momento significa discutere del nulla»