Ravello. Si è difeso con dichiarazioni spontanee davanti al gip del Tribunale di Salerno Rossi, il 42enne di origine egiziana arrestato per aver violentato una 15enne in una camera d’albergo a Ravello. Non ha negato la violenza sessuale ma avrebbe detto che la ragazza fosse stata consenziente e non avrebbe usato in alcun modo violenza per ottenere il rapporto. Difeso dagli avvocati Luciano Persico e Giuseppe Della Monica, per lui il giudice ha convalidato il fermo-come chiesto dal pm Gianpaolo Nuzzo-confermando quindi il carcere con l’ipotesi accusatoria di violenza sessuale su minorenne. L’uomo, nella giornata di martedì, avrebbe approfittato dell’assenza momentanea dei genitori per aggredire la ragazza e abusare di lei. Dopo aver subito la violenza, ha raccontato tutto al padre per telefono. L’uomo si è recato sul posto immediatamente per soccorrere la figlia e, incrociando il 42enne proprio nei pressi dell’albergo, si è lanciato contro il presunto violentatore per aggredirlo e vendicarsi. In quel momento sono arrivati anche i carabinieri della Compagnia di Amalfi diretti dal capitano Alessandro Bonsignore, sempre avvertiti dal genitore, che hanno arrestato il presunto violentatore, considerando il pericolo di fuga e soprattutto avendo raccolto, in pochissimo tempo, evidenti elementi di prova a suo carico. La ragazzina era stata invece accompagnata al Ruggi di Salerno dove gli accertamenti ginecologici avrebbero confermato la violenza. Secondo i medici del Ruggi, la 15enne, prima di quanto accaduto, non aveva mai avuto rapporti sessuali completi. Nel frattempo la presunta vittima è già ripartita per gli Stati Uniti insieme alla famiglia. Intanto al 42enne è stato sequestrato il proprio telefonino per capire se l’azione del dipendente d’albergo fosse premeditata oppure se tra i due c’erano stati scambi di messaggi e telefonate. Telefonino cellulare che sarà esaminato dai militari. Intanto il 42enne resta in cella come deciso dal gip Rossi del tribunale di Salerno





