Di Olga Chieffi
Dopo il successo riscosso alla Reggia di Caserta, ospiti dell’VIII edizione di Un’estate da Re, il Volo ovvero il baritono Piero Barone e i due tenori Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, pare bisseranno, insieme all’Orchestra Filarmonica Salernitana “G.Verdi”, la loro applauditissima performance in quel di Ravello nel giorno di Santo Stefano. Puccini, Mascagni, Bizet, Leoncavallo (O mio babbino caro, Intermezzo – Cavalleria Rusticana, Au fond du temple saint, Mattinata) con brani immortali come My Way di Paul Anka e Torna a Surriento di Ernesto De Curtis, in un susseguirsi di cambi di voci e di protagonisti che in assolo e in duetto, illumineranno il giorno post-natalizio, per poi esibirsi nel gran finale, in cui siamo certi non potrà mancare quel Libiamo ne’lieti calici, che traghetterà il pubblico verso il Capodanno. La performance de’ Il Volo vedrà alternarsi classici della canzone italiana, fughe nella musica lirica, qualche sguardo agli standard del rock’n’roll e i successi della band. Una formula vincente, consolidata, con ampie dosi di melodia e il successo non può che essere garantito perché così, senza ombre è facile fare breccia nel cuore della platea di un Ravello che stavolta va alla conquista di un pubblico popolare e televisivo, che andrà al concerto per pascersi di quella bellezza formale, quel senso di intimità, familiarità e leggerezza con cui il trio costruisce racconti e aneddoti, quella complicità tra loro e l’empatia che sanno costruire non fanno altro che rafforzare il loro appeal verso il pubblico che applaude. Il cartellone musicale natalizio verrà invece , inaugurato da, Paolo Fresu alla tromba e al flicorno, Leila Shirvani al cello e Daniele Di Bonaventura al bandoneon, protagonisti di un concerto interamente dedicato al Natale, una festa speciale, n scaletta brani tratti dal più classico songbook americano e altri che provengono dalla tradizione popolare tra cui le composizioni che fanno parte della raccolta Cantones de Nadale, composte da Pietro Casu, parroco e letterato di Berchidda, assieme al canonico Sanna di Ozieri, nel 1927. Le voci di Frank Sinatra, Mel Tormé e Bing Crosby arrivarono dopo, con la televisione, e hanno incarnato nell’immaginario comune il sogno americano, i cartoons di Walt Disney e i grandi alberi addobbati e circondati da pacchi luccicanti , ma spesso anche i regali poveri ma dal sapore intenso come quelli offerti dalla terra, e quella musica ad essa legata Due mondi diversi e lontani accomunati da sempre da belle canzoni. In breve Jazzy Christmas è il modo di mettere insieme sensazioni e ricordi indimenticabili, Fra i brani in scaletta non mancheranno White Christmas, I’ll be home for Christmas, Joy to the world, O little town of Bethlehem, Naschid’est in sa capanna e Adeste Fideles.