di Gabriella Bellini OTTAVIANO. Rapina finita nel sangue, una sequenza di colpi di scena e ieri sera è morto uno dei titolari del supermercato finito nel mirino: Pasquale Prisco, 28 anni, il giovane che aveva ingaggiato un inseguimento con i banditi. Rapinatori che si rivelano essere carabinieri, vittime che si ribellano all’aggressione e inseguono i malviventi, un’ambulanza che viene “sequestrata” dai banditi, uno speronamento a tutta velocità lungo la statale e infine una sparatoria con 9 feriti. Tutti gli elementi della una giornata rocambolesca e tragica ad Ottaviano. Soltanto a fine serata si saprà che sono stati individuati i responsabili, due militari appunto, finiti in stato di fermo per rapina aggravata, omicidio e tentato omicidio plurimo. Poi, la notizia della morte di uno dei feriti più gravi, Pasquale Prisco, morto all’ospedale di Sarno, asserragliato dalle forze dell’ordine fin dal primissimo pomeriggio. Tutto ha inizio poco dopo le 13 alcuni banditi entrano armati nel supermercato “Etè” di via Vecchia Sarno ad Ottaviano fuggendo con il bottino. I dipendenti si lanciano nell’inseguimento allertando anche i titolari dell’esercizio commerciale i giovani Donato Prisco di 25 anni, ricoverato poi a Nocera inferiore con alcune ferite da colpi di arma da fuoco, e il fratello Pasquale di 28, anche lui rimasto ferito seriamente dai proiettili sparati dai rapinatori. Comincia l’inseguimento che finisce sulla statale 268 con lo speronamento di una Lancia Blu su cui viaggiavano gli appuntati Claudio Vitale, 41 anni, originario di Cercola con la famiglia a Terzigno, e Giacomo Nichetto 34 anni, entrambi in servizio al IV Battaglione Veneto a Mestre. Ne segue una colluttazione e una sparatoria. Sul posto, infatti, i carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata che si sono occupati dell’indagine durata tutto il pomeriggio, rinvengono diversi bossoli e la Lancia intestata a Vitale. Mentre vengono allertati soccorsi e forze dell’ordine sul posto della sparatoria sopraggiunge un’ambulanza della Clinica “Santa Lucia” di San Giuseppe Vesuviano che viene fermata dai due uomini dell’Arma che chiedono soccorso, raccontano al personale di essere stati scaraventato contro il guard rail dai rapinatori e si fanno trasportare in ospedale a Sarno dove vengono ricoverati, Vitale per contusioni multiple mentre Nichetto per un colpo d’arma da fuoco al gluteo. Da subito la dinamica della rapina è apparsa poco chiara, e le versioni dei carabinieri (sospesi in serata dal servizio) sono state contraddittorie. Le indagini sono continuate serrate per tutto il pomeriggio con gli inquirenti che interrogavano sia i testimoni della rapina che i feriti ricoverati presso 4 diversi ospedali: quello di Nola, di Sarno, Nocera Inferiore e la clinica di San Giuseppe. La Procura di Nola, ha così disposto il fermo. Tra i feriti il piu’ grave e’ proprio uno dei titolari Pasquale Prisco, che ha subito un delicato intervento chirurgico. In tutto sono dieci i feriti tra i quali figurano due rumeni che sono rimasti coinvolti nella sparatoria: A.P. Rumeno, 29 anni, ricoverato all’ospedale Sarno con una ferita da arma da fuoco alla spalla sinistra non versa gravi condizioni, Pasquale Prisco 28 anni ricoverato a Sarno ferito all’addome è morto dopo le 23 di ieri sera all’ospedale di Sarno. Il ragazzo, sposato e padre di un bimbo piccolissimo aveva ingaggiato un inseguimento con i banditi carabinieri. Sempre tra i feriti vi sono: G.M. San Giuseppe Vesuviano 25 anni ricoverato a Sarno con contusioni multiple. Sempre a Sarno è stato ricoverato l’appuntato scelto dei carabinieri Claudio Vitale, 41 anni, poi arrestato insieme al collega appuntato dei carabinieri Giacomo Nichetto, 34 anni veneto, con una ferita da arma da fuoco al gluteo, non versa gravi condizioni. Donato Prisco 25 anni, titolare del supermercato è ricoverato all’Umberto I di Nocera Inferiore, con una ferita da arma da fuoco all’addome, in prognosi riservata, P.M. di Torre Annunziata, 25 anni è all’ospedale di Nola presenta ferite arma da fuoco addome, prognosi riservata, A.S. 33 anni ricoverato a Nola ha anch’egli colpi all’addome. I carabinieri di Torre Annunziata cercano di ricostruire i ruoli e la dinamica di quanto accaduto.
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