di Monica De Santis
Il Consiglio dei ministri ha approvato sui balneari un emendamento al ddl concorrenza, già incardinato in Parlamento, con norme applicabili in seguito all’approvazione definitiva, che prevedono che le concessioni attuali, comprese quelle in proroga, continuino a essere efficaci fino al 31 dicembre 2023. Dal 1 gennaio 2024 le concessione saranno assegnate tramite gara. Le concessioni assegnate con procedure concorsuali a evidenza pubblica proseguono fino alla naturale scadenza. E proprio su questo che ieri mattina si è tenuta una interlocuzione in Fiba nazionale con il nostro ufficio legislativo per definire la linea sindacale da adottare dopo questa decisione. “Resta un provvedimento non concertato che comunque si avvertiva potesse arrivare anche sulla scorta delle pressioni europee e della pubblica opinione – spiega Raffaele Esposito, presidente provinciale della Confesercenti Salerno e della Fiba, oltre ad essere titolare di uno stabilimento balneare – Anche in un momento davvero difficile siamo riusciti a far modificare qualcosa al testo originale, le prime bozze che circolavano già a partite dalle 17, anche per l’impegno di pochi referenti politici da sempre vicini alle legittime istanze ed aspettative degli imprenditori balneari. Ricapitolando, si tratta non di una norma che entra immediatamente in vigore ma di una “proposta” del Governo ad essere delegato per effettuate la riforma del settore, il Parlamento sperando torni a “lavorare” nei prossimi mesi potrà modificarlo rispetto alle aspettative del settore. – Esposito prosegue – In questa “proposta” di delega per la prima volta vengono stabiliti dei criteri che sono alla base delle nostre prerogative, come ad esempio la possibilità che nessuno potrà perdere la propria azienda senza la corresponsione di un indennizzo che ricordiamolo mai finora era stato declinato in maniera da corrispondere al valore commerciale dell’azienda. Bene anche l’attenzione alle imprese che svolgono attività balneari sostenibili anche a carattere amovibile che devono godere di un sistema di premialità. Nessun riferimento a parametri economici (rialzo d’asta) che permetterà una prevalenza degli aspetti tecnici e professionali per le eventuali competizioni ad evidenza pubblica. Si potrebbe anche immaginare di allargare la base temporale dell’entrata in vigore del provvedimento e favorire nuovi emendamenti. – afferma ancora Esposito – Restiamo sul pezzo senza sottrarci alle valutazioni di diritto e di concerto con gli altri sindacati sperando che il passaggio parlamentare coinvolga anche una interlocuzione proficua con regioni ed enti locali ed associazioni di categoria. La maggiore criticità rispetto a questa ipotesi di provvedimento è scaturita dal limite temporale che va a riprendere quello del consiglio di Stato in adunanza plenaria questo aspetto sulla tempistica è assolutamente proibitivo, sproporzionato se pensiamo ad altri contesti europei, perché tanti imprenditori hanno contratto mutui prestiti e finanziamenti per poter andare avanti in un momento terribile di pandemia socio-economica questo è l’aspetto veramente più disastroso di un provvedimento che comunque dovrà essere armonizzato e concertato nell’eventualità attraverso una fase parlamentare. – conclude Raffaele Esposito – Come Fiba Campania saremo attenti soprattutto per garantire ai nostri imprenditori,già primi lavoratori della propria azienda, la maggiore tutela possibile qui si tratta di rispettare ed assicurare un futuro a lavoratori e relative famiglie nel settore strategico del turismo campano e nazionale”.