Raccordo Sa-Av, il Prefetto sotto accusa - Le Cronache
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Raccordo Sa-Av, il Prefetto sotto accusa

 Un silenzio assordante. L’ennesimo da parte del Prefetto di Salerno, Gerarda Maria Pantalone. E forse, in questo caso, pesa ancora di più . Perché ? Perché con la mancata convocazione di un tavolo prefettizio alla fine dello scorso luglio, di fatto, sta impedendo che la vicenda del raccordo Salerno – Avellino, giunga finalmente ad una svolta. A denuciarlo a gran voce sono i sindacati di categoria, Feneal Uil,
Fillea Cgil e Filca Cisl che, nella giornata di ieri, hanno presidiato
piazza Portanova per sensibilizzare la cittadinanza e porre l’attenzione
sul comportamento del massimo organo di Governo sul territorio. Una
vicenda, quella del raccordo Salerno – Avellino, che vede l’Anas in
prima linea. Per la prima volta, infatti, l’ente che gestisce la rete
autostradale nazionale ha dato la propria disponibilità ad investire,
con un progetto proprio, i 123 milioni di euro necessari per il lotto
funzionale del tratto Salerno – Mercato San Severino. Lo sblocco di
questi fondi sarebbero dovuti essere proprio l’argomento di discussione
della seduta prefettizia attesa per la fine di luglio, ma che non ha mai
avuto luogo perché mai convocata da Pantalone.Di « assenza totale di
interesse da parte del Prefetto sulla questione» parla il segretario
provinciale della Feneal Uil, Patrizia Spinelli che prosegue ricordando
come « l’Anas, nella riunione tenutasi in Prefettura lo scorso 5 giugno,
diede la propria disponibilità a vagliare l’ipotesi di mettere a
disposizione i fondi mancanti di tasca propria. Se ne sarebbe dovuto
discutere a fine luglio, quando ci sarebbe dovuta essere la nuova
convocazione da parte del Prefetto. Stiamo ancora aspettando. Abbiamo
trovato una strada percorribile, non capiamo perché non sia stata presa a
cuore dall’organo di governo territoriale di Salerno» .Sindacato
diverso, stesse parole: Ferdinando De Blasio, segretario della Filca
Cisl, ripercorre il discorso di Patrizia Spinelli e annuncia: « Siamo
pronti a manifestare di nuovo se non ci saranno date le opportune
risposte che comunque attendiamo ormai da mesi. Abbiamo già manifestato
questa estate, non abbiamo timore di farlo nuovamente, ma in questo caso
sarà una mobilitazione ancor più massiccia, con il blocco dell’intera
arteria autostradale» .Dell’importanza dell’intervento ha poi parlato
il segretario provinciale della Fillea Cgil, Gino Adinolfi che ha
rimarcato come l’intervento sia fondamentale per « due ordini di motivi:
il primo è il versante occupazionale, perché l’apertura del cantiere
darebbe moltissimi posti di lavoro, visto che ben pochi sono i cantieri
di opere pubbliche aperti sul territorio provinciale; il secondo aspetto
è quello dello sviluppo della comunicazione e della viabilità con
quello che è la zona dell’Università di Salerno, vista e considerata
anche la profonda crisi attraversata dal trasporto su gomma. Senza
dimenticare, poi, la questione della sicurezza perché quel tratto, allo
stato, è sempre più frequentemente scenario di incidenti mortali» .Presente
al presidio anche il segretario regionale della Feneal Uil, Gigi
Ciancio che ha richiamato all’attenzione anche un’altra importante
infrastruttura: la Salerno – Reggio Calabria: « Tutti i fondi – afferma
Ciancio – vengono dirottati a nord di Bologna. Esempio lampante è la
Milano – Torino: per 100 km di autostrada sono stati stanziati 70
miliardi e mezzo; per la Salerno – Reggio che di km ne conta 430, 10
miliardi. Allora? Cosa dicono quando fanno riferimento alla Salerno –
Reggio e ai suoi lavori di ammodernamento? I lavori, per i 108 km di
competenza della Campania, sono stati ultimati, con particolare rilievo
per quelli della Provincia di Salerno, con un grande impegno da parte di
lavoratori, imprese, ente appaltante sindacati, forze dell’ordine,
inquirenti e Dia che hanno impedito l’infiltrazione della camorra
all’interno dei cantieri» .