Quattro proposte della Federcepi trovano il riscontro del governo. “Alcune delle proposte di FederCepi Costruzioni – ha commentato il Sottosegretario Turco – sono assolutamente condivisibili e ritengo che possano trovare una concreta attuazione già in uno dei prossimi decreti. Se non quello di aprile – ha detto – sicuramente quello di maggio, in cui contiamo di inserire anche iniziative volte proprio alla sburocratizzazione e allo sblocco degli investimenti. Condivido in pieno – ha aggiunto ancora il Sottosegretario – anche le critiche agli enti locali in merito all’utilizzo dei Fondi Europei. Occorre velocizzare le procedure. È inconcepibile che dei 68 miliardi del Fondo Sviluppo e Coesione della programmazione 2014-2020, siano stati ad oggi spesi 0,8 miliardi. Praticamente nulla”. Nel confronto in smart working, svoltosi di ieri mattina hanno preso parte il presidente di FederCepi Costruzioni, Antonio Lombardi, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Mario Turco, il responsabile del Dipartimento Coordinamento Politica Economica della Presidenza del Consiglio, Luca Einaudi, ed i membri di staff di Palazzo Chigi Riccardo Musari e Pasquale Ruggiero. Nel dettaglio sono quattro le proposte che sembrano aver favorevolmente impressionato gli esponenti del governo: Il Pagamento dei debiti della PA alle imprese. In buona sostanza garantire immediatamente i pagamenti da parte dello Stato su tutte le opere pubbliche appaltate e consegnate, e obbligatorietà per le banche di anticipare a costo zero l’importo del credito certificato, che potrebbe essere garantito dalla Cassa Depositi e Prestiti o dalla SACE con l’emissione di obbligazioni finanziare (Bond). Il secondo, Più credito alle imprese: agevolare e facilitare l’accesso al credito delle imprese, che si è fortemente contratto negli ultimi anni, soprattutto per le PMI: nerbo vitale dell’economia nazionale. Il Decreto Liquidità ha “facilitato” solo la contrazione di nuovi debiti. Il terzo punto riguarda la modifica del codice degli Appalti e, infine, un piano straordinario contro il degrado urbano. Le proposte FederCepi che saranno inserite in uno dei prossimi interventi del Governo, riguardano l’eliminazione del contributo Anac a carico delle imprese, una modifica del Codice degli Appalti che apra alla liberalizzazione del subappalto e la possibilità di appaltare progetti definitivi (senza attendere il progetto esecutivo): una novità che consentirà di abbattere mediamente i tempi di realizzazione delle opere di due anni e mezzo. “Siamo convinti – ha detto il presidente Lombardi – che proprio da queste opportunità di collaborazione e scambio di idee, possano scaturire le giuste soluzioni per rilanciare l’edilizia e risolvere questioni sulle quali si dibatte poco proficuamente da ormai troppi anni”. Anche il presidente nazionale di CEPI, Rolando Marciano, esprime soddisfazione sull’incontro di questa mattina. “Sono particolarmente orgoglioso dei risultati che una nostra federazione riesce ad ottenere nel fitto e serrato dialogo con il governo – ha commentato – che è tra i compiti che ci siamo dati come Confederazione europea delle piccole imprese in questo momento di estrema e comune difficoltà”.
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