di Andrea Pellegrino
Hanno dovuto penare non poco gli organizzatori del convegno "Lecito è bello" per trovare la giusta location. Non tanto per il tema (nobilissimo) trattato ma quanto per gli ospiti. O meglio per l'ospite d'onore. Tutta colpa di quella Rosaria, detta Rosy, Bindi invitata a chiudere i lavori del convegno. A Salerno proprio non dimenticano quel marchio di "impresentabile" concesso a Vincenzo De Luca a ventiquattro ore dall'apertura dei seggi per le elezioni regionali. Nella lista redatta dalla commissione parlamentare antimafia, presieduta appunto da Rosy Bindi, compariva anche il nome dell'ex sindaco, oggi governatore della Campania, Vincenzo De Luca per il suo procedimento penale – ora a processo – sulla vicenda Sea Park/Ideal Standard. Un marchio contestato anche in sede giudiziaria da De Luca che ha portato poi all'archiviazione della querela da parte del Tribunale di Roma. Insomma una presenza scomoda quella di Rosy Bindi a Salerno. Al punto da rischiare la buona riuscita del convegno tenutosi ieri mattina, se non fosse stato per la squisita ospitalità da parte delle suore dell'istituto "Sacro Cuore" di Torrione che hanno aperto le porte della propria casa. A differenza di alcune parrocchie ed alte istituzioni ecclesiastiche che si sarebbero fermate davanti al nome della parlamentare anti De Luca. Per non parlare delle sedi di governo cittadino e di enti collaterali (tutti amministrati dalla stessa parte politica) che avrebbero rinunciato ad ospitare il convegno per altri appuntamenti precedentemente fissati. Ma le vie del Signore sono infinite al punto che anche nel regno di Vincenzo De Luca, Rosy Bindi è riuscita ad approdare e a partecipare all'appuntamento ed anche ad annunciare che tra non molto "la commissione parlamentare antimafia" si riunirà proprio a Salerno. A quanto pare, secondo indiscrezioni, il «temuto» organismo parlamentare potrebbe già essere in città subito dopo Pasqua. Sede permettendo.