di Adriano Rescigno
Per Ernesto Sica il nuovo ingresso in Consiglio comunale potrebbe fare da apripista, con il partito della Lega, ai prossimi appuntamenti elettorali. Un ritorno ad effetto come nel suo stile…
«Ma no. Sicuramente una bella emozione, ma non un vero e proprio ritorno perché ci sono sempre stato. Il mio impegno per Pontecagnano Faiano va oltre ogni ruolo istituzionale e politico. Nel tempo è stato sempre così. In ogni caso, è una bella mozione e responsabilità e sono orgoglioso di questa possibilità che si è presentata grazie al grande atto di maturità dell’amico Mario Vivone».
La attende un lavoro di certo non facile.
«Sicuramente è un compito impegnativo, ma sono pronto a dare il mio contributo di esperienza e idee per favorire la crescita del confronto e, quindi, rappresentare le istanze del territorio e della nostra area politica. Il mio sarà un atteggiamento costruttivo in minoranza, ma intransigente».
Cosa pensa dell’attuale amministrazione?
«Dispiace dirlo, ma l’inizio non è stato dei migliori. Tanti errori, tantissime spese per le consulenze, tanta presunzione, un po’ di incompetenza e inesperienza, un bel po’ di rancore: un mix diciamo esplosivo. Purtroppo, al momento, è questa la verità. Spero di essere smentito al più presto perché mi sono sempre augurato che un’amministrazione pubblica possa funzionare in quanto da ciò dipende il benessere di una comunità. Ma il tanto decantato cambiamento non si è minimamente visto e non sappiamo in cosa consista. O meglio si è visto solo per un po’ di amici e amici degli amici».
Provinciali ed europee sono i prossimi appuntamenti elettorale. Ernesto Sica ci sarà?
«Ho aderito alla Lega con la mia storia, la mia cultura e la mia tradizione e voglio dare un forte sostegno alla crescita del partito e alla nascita di una forza unica del centrodestra che sia maggioranza nel nostro Paese. Ovviamente, la politica è competizione e io non mi sono mai tirato indietro e mai lo farò. Ho dato la mia disponibilità per i prossimi appuntamenti elettorali e il partito, se vorrà, potrà contare su di me nella consapevolezza che il gioco di squadra è sempre vincente. Io sono pronto».