di Andrea Pellegrino Giuseppe Canfora è il nuovo presidente della Provincia di Salerno. Alla fine, il meno tradito è proprio lui che, anzi, ha sbaragliato la concorrenza di Giovanni Romano grazie ai voti di Forza Italia. Giuseppe Canfora è, dunque, il primo presidente eletto da soli amministratori locali, senza la partecipazione – alle urne – della cittadinanza. Il primo nome ufficiale della nuova squadra di Governo provinciale è stato proprio il suo: infatti, la commissione elettorale ha deciso di procedere dapprima con lo scrutinio per il presidente, mettendo così in coda quello più complesso inerente i consiglieri provinciali. Un margine piuttosto ampio – di circa 40 punti percentuali – quello che ha separato il sindaco di Sarno, esponente della coalizione di centrosinistra, dallo sfidante d’opposta estrazione e primo cittadino di Mercato San Severino, Giovanni Romano. Percentuali che hanno visto un netto vantaggio di Canfora al seggio 1 (67% – 33%), una quasi parià al seggio 2 (53 – 47) e di nuovo, al seggio 3, con una forbice più ampia (58,22% – 41,78%). A far pendere, in maniera così consistente, l’ago della bilancia verso il medico sarnese sono stati proprio i suoi colleghi d’area geografica che hanno deciso di tradire la propria area politica: come anticipato da Cronache nei giorni scorsi, infatti, decisivi sarebbero infatti stati gli spostamenti di voti dei Consigli comunali di Scafati e Pagani. D’altronde, non più di qualche settimana fa il primo cittadino scafatese di Forza Italia, Pasquale Aliberti aveva dichiarato che se il candidato di centrodestra fosse stato Giovanni Romano sarebbe stato «meglio votare dall’altra parte» e pare che così sia stato. Discorso simile anche per Pagani, dove l’ex consigliere provinciale Salvatore Bottone avrebbe sterzato in favore del collega di Sarno. Insomma, i Comuni “più pesanti” – quelli di centrodestra – hanno tradito Giovanni Romano e consegnato così la vittoria a Canfora. Intanto, tra i consiglieri comunali di Salerno – che avevano, sotto l’aspetto del punteggio, il peso specifico più importante – è caccia ai due dissidenti silenziosi. Infatti, nella truppa composta da 26 consiglieri che erano stati preventivati tra i votanti per l’esponente di centrosinistra, in due avrebbero all’ultimo momento cambiato idea e dato la propria preferenza ad uno dei nemici giurati di Vincenzo De Luca, ovvero Romano. Tra le fila dell’opposizione del Consiglio comunale di Salerno a non recarsi alle urne, togliendosi dall’imbarazzo è stato Antonio Cammarota. Ma il vincitore è lui, Giuseppe Canfora. In pochi mesi è salito sul tetto della politica provinciale: eletto solo lo scorso mese di giugno, dopo il ballottaggio con l’altro medico Antonio Crescenzo, sindaco di Sarno, a distanza di soli quattro mesi ha riportato il Partito democratico sullo scranno più alto di palazzo Sant’Agostino. Già ieri sera, prima di passare allo scrutinio per il Consiglio provinciale, si è tenuta la cerimonia di proclamazione del nuovo presidente. Un brindisi al vicino bar Trieste con il primo cittadino De Luca ha poi sugellato la vittoria. «Ora dobbiamo conquistare la Regione Campania – ha esordito Canfora – Voglio essere il presidente di tutto il territorio e voglio spalancare le porte della Provincia». E’ raggiante, il nuovo numero uno di palazzo Sant’Agostino, attorniato dall’intero Pd provinciale e da Alfonso Andria. «La compattezza del nostro partito – ha spiegato – ha fatto sì che raggiungessimo questo importante risultato. Dedico la mia vittoria a Giovanni Amendola». Oggi dalle urne verranno fuori anche i nomi di coloro che accompagneranno il sindaco di Sarno in questa nuova avventuraamministrativa.
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